Il caso

Taranto, obbligo di verifiche statiche ai balconi per invitare gli amici a vedere i Riti

Fabio Venere

L’ordinanza del Comune per la Città vecchia e il Borgo

TARANTO - Vietato affacciarsi, o quasi. Per i Riti della Settimana Santa (e non solo), sotto controllo i balconi, i terrazzi e i cornicioni della Città Vecchia e del Borgo.
Un’ordinanza del Comune di Taranto, firmata dal sub commissario Eliseo Nicolì, infatti, impone ai proprietari delle case di far effettuare a dei tecnici delle verifiche statiche. Il motivo? L’iniziativa è stata assunta per ragioni di sicurezza, in considerazione di una relazione dell’ufficio Dissesti statici dello stesso Municipio, ma anche di una nota della direzione Patrimonio e di un verbale dei Vigili urbani. Sulla decisione ha influito il fatto che, nel Borgo e soprattutto nel centro storico, è abbastanza consolidata la tradizione di molte famiglie di invitare a casa amici e parenti per assistere numerosi alle processioni religiose stando affacciati ai balconi degli immobili che insistono lungo le strade interessate dai Riti (ma non solo). Un’abitudine che, per quanto suggestiva e identitaria, per i vertici di Palazzo di Città se non supportata da verifiche tecniche preventive, potrebbe ora comportare dei rischi per la sicurezza pubblica.
Per la cronaca, l’ordinanza commissariale prevede che, entro 15 giorni dalla sua pubblicazione, i proprietari degli immobili interessati dovranno far eseguire, naturalmente a proprie spese, una verifica strutturale dei balconi, terrazzi e cornicioni da parte di un tecnico abilitato. Che dovrà redigere una dichiarazione di idoneità statica per attestare così la possibilità di sostare sul balcone in assoluta sicurezza durante lo svolgimento delle manifestazioni religiose. E in caso di esito negativo o di mancata certificazione, il balcone dovrà invece essere interdetto fino all’esecuzione degli interventi necessari per garantirne la stabilità. Ma non solo. I proprietari dovranno anche sistemare un’opportuna segnaletica di divieto di accesso nei casi di interdizione.
Inoltre l’Amministrazione comunale, si apprende sempre dallo stesso provvedimento, si riserva la facoltà di eseguire controlli e verifiche con gli agenti della Polizia locale. L’ordinanza firmata da Nicolì ha carattere preventivo e mira a scongiurare crolli o cedimenti strutturali, in una zona del centro storico in cui molti edifici versano in condizioni di degrado o vetustà così come segnalato dalla relazione degli uffici tecnici municipali.
Ma, riepilogando, quali sono gli eventi religiosi interessati e quindi, di fatto, al centro di quest’iniziativa del Municipio? Oltre ai Riti della Settimana Santa, che culmineranno nel Giovedì e nel Venerdì Santo con la processione dell’Addolorata e quella dei Misteri, l’ordinanza in realtà, copre il periodo che va da maggio a il quale sono previste numerose altre manifestazioni religiose tradizionali. Tra queste: pellegrinaggio sulla tomba del Patrono di Taranto, San Cataldo (4 maggio, data variabile); processione a mare di San Cataldo (8 maggio); processione a terra di San Cataldo (10 maggio); processione di Sant’Anna (26 luglio); processione della Beata Vergine Addolorata, la cosiddetta «Festa Grande» (21 settembre).

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