ECONOMIA E LAVORO
Appalto Multiservizi a Taranto, nubi sul futuro di 152 lavoratori: domani sit-in davanti a Palazzo di Città
Organizzato dalle organizzazioni sindacali. Fiato sospeso per la proroga, in attesa di aggiudicare la gara: occorre una variazione di bilancio
TARANTO - Più di 150 famiglie, per l’ennesima volta, con il fiato sospeso. Si tratta dei lavoratori che, da decenni, svolgono per conto del Comune di Taranto una serie di attività e servizi che vanno dall’uscierato alla guardiania, dalla pulizia di uffici e bagni sino al supporto fornito ai dipendenti comunali impegnati in diverse direzioni (Anagrafe, Tributi, Patrimonio) e nella biblioteca “Acclavio”. Questi operatori e le loro famiglie, dunque, vivono in una sorta di precarietà permanente da oltre venticinque anni e percepiscono, peraltro, uno stipendio davvero modesto che oscilla tra un minimo di 450 euro sino ad un massimo di 900 euro al mese, in base al numero delle ore settimanali effettivamente lavorate e alla composizione del relativo carico familiare del dipendente.
Precarietà, quindi, è il mesto timbro che accompagna da sempre le vite di questi lavoratori, ma lo è ancor di più oggi visto che l’ultima proroga che è stata loro concessa dall’ormai decaduta Amministrazione Melucci scade il prossimo 31 marzo. Per richiederla e, più in generale, per riaccendere un faro sulla situazione dei 152 addetti domani mattina ci sarà un sit-in davanti a Palazzo di Città delle organizzazioni sindacali di categoria.
La proroga, dunque. Da quel che risulta alla Gazzetta, servono almeno 750-800mila euro. Che dovrebbero corrispondere, infatti, alla cifra necessaria per poter proseguire con gli attuali appalti sino a quando gli uffici comunali non aggiudicheranno il bando, di recente, pubblicato. Facendo, infatti, una stima peraltro piuttosto agevole, la società che gestirà questa gamma di servizi non potrà essere operativa prima dei prossimi 2-3 mesi, necessari appunto per definire tutti gli aspetti della stessa gara. Per questo, evidentemente, serve una proroga che, però, a sua volta, può essere perfezionata solo avendo la relativa copertura finanziaria. Per essere ancora più chiari, la commissaria prefettizia del Municipio, Giuliana Perrotta, dovrebbe dare mandato al dirigente dell’area finanziaria del Comune di predisporre una variazione di bilancio da circa 800mila euro. E a partire da oggi, ci sono undici giorni di tempo per farlo.
In realtà, non c’è solo (si fa per dire) il tema della proroga che incombe sul prossimo futuro della cosiddetta Multiservizi. Secondo fondate indiscrezioni, infatti, ci sono anche aspetti contabili ancora tutti da chiarire e determinanti. Il riferimento è all’importo che è stato stanziato, nell’ambito del bilancio di previsione 2025, per coprire finanziariamente la nuova gara d’appalto. La somma messa a disposizione, infatti, non coprirebbe l’intero anno ma solo 6 mesi che, nel caso in cui la commissaria concedesse la proroga, nella migliore delle ipotesi, diventerebbero di fatto 9. Non di più. E questo è avvenuto in seguito ad una spending review massiccia che, tra dicembre e febbraio, ha messo in atto l’Amministrazione comunale prima di concludere in (netto) anticipo il suo percorso. Per garantire, infatti, almeno 12 mesi di attività dei lavoratori in questi appalti servirebbe un’altra variazione di bilancio da quasi 1 milione di euro (976mila euro).
Dunque, anche quella che avrebbe dovuto rappresentare per i lavoratori (e per le loro famiglie) una soluzione se non definitiva almeno strutturale, alla fine rischia seriamente di essere solo parziale. E, per questa ragione, tra le tante partite finanziarie-occupazionali che il prossimo sindaco di Taranto dovrà affrontare in piena estate, ci sarà anche quella della Multiservizi.