L'intervista

Statte, il Comune non si scioglie. Il sindaco Spada: «Felici per il futuro»

Paola Guarnieri

«Ma questo non cancella il processo in corso»

STATTE - «Siamo felici per il lavoro svolto e per quello che faremo». Sono queste le prime parole del sindaco di Statte Fabio Spada, all’indomani della notizia pubblicata in anteprima da La Gazzetta del Mezzogiorno, sul «no» del ministro Matteo Piantedosi allo scioglimento del consiglio comunale stattese dopo il lavoro svolto dalla commissione d’accesso nominata dopo l’arresto, il 15 gennaio dell’anno scorso, di 29 persone, tra cui il sindaco Franco Andrioli e gli assessori Marianna Simeone ed Ivan Orlando, per un presunto scambio elettorale politico mafioso nell’ambito dell’inchiesta “Domino”.

E mentre la vicenda giudiziaria va avanti nei confronti degli imputati, la commissione che aveva lo scopo di verificare se vi fossero «eventuali forme di condizionamento del buon andamento e del regolare funzionamento dell’attività amministrativa dell’ente» ha decretato la conclusione del procedimento. Di conseguenza la nuova amministrazione eletta a giugno dello scorso anno potrà continuare con il proprio mandato.

E intervenendo a proposito Spada afferma: «Una precisazione va fatta. La commissione ha indagato non sul procedimento penale, che continuerà il suo corso, ma sull’operato dei dipendenti, che hanno agito nella legalità. Pertanto posso avvalermi di persone fidate, per bene, con cui si potrà lavorare nei prossimi 4 anni e mezzo e ne approfitto per ringraziare tutti i dipendenti pubblici del Comune». Che il nuovo sindaco avesse sperato sin dal momento della sua elezione di poter proseguire con il proprio mandato, non è un mistero e lo ribadisce in questa occasione, affermando che, in caso di scioglimento del consiglio comunale «ci sarebbe stata, oltre al danno, la beffa e a pagarne le conseguenze sarebbero stati i cittadini».

Riguardo poi al possibile ruolo che l’operato della sua amministrazione potrebbe aver avuto nella decisione della commissione, aggiunge: «Non lo so, sono sincero, ma me lo auguro. Noi abbiamo dato il massimo, la mia squadra è fatta di persone che non sono mai state in politica».

Spada parla poi dei suoi prossimi obiettivi amministrativi. «All’indomani della vittoria ho imposto a tutti il rispetto della legalità, ma abbiamo comunque dovuto agire con il freno a mano, non sapendo cosa sarebbe accaduto. Adesso, via libera ai nostri progetti: portare i servizi primari a Statte, investire i fondi del Pnrr, del Just transition fund e intercettare finanziamenti favorendo l’apertura sul territorio di piccole e medie imprese, che finora erano un po’ impaurite all’idea di investire qui. Abbiamo iniziato un percorso di politica partecipata, per la prima volta si sta prendendo davvero a cuore la situazione della propria comunità. Noi crediamo in una politica diversa».

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