MARTINA FRANCA - Un raggiro da oltre 180mila euro ai danni di un anziano solo. Ruota intorno a questa vicenda l’inchiesta che poche ore fa ha portato agli arresti quattro persone a Martina Franca e tra questi anche un carabiniere e un avvocato.
Sono stati gli stessi colleghi dell’Arma, i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria coordinati dal pubblico ministero Marzia Castiglia, a indagare sul brigadiere Antonio Spinelli, in servizio nella stazione della capitale della Valle d’Itria, accusato di aver convinto l’anziano a disporre un bonifico sul suo conto da 184mila euro con la scusa di proteggerli da azioni risarcitorie della banca, ma con le quali, secondo l’accusa, avrebbe poi estinto prestiti e mutui personali distribuendo il resto ad alcuni parenti anche loro finiti nei guai.
Agli arresti domiciliari, disposti dal gip Alessandra Rita Romano, è finito anche il noto avvocato martinese Fernando Rinaldi, ritenuto dal pm complice del carabiniere nella circonvenzione di incapace, ma accusato anche di infedele patrocinio: per l’accusa, infatti, l’uomo come difensore dell’anziano in un contenzioso con la banca non si sarebbe mai costituito in giudizio nonostante l’anziano avesse firmato il mandato difensivo e Rinaldi avrebbe anche preso contatti con i consulenti nominati al tribunale: per la magistratura, quindi, l’avvocato non ha tutelato gli interessi del suo cliente non presentando nemmeno l’opposizione alla vendita dei beni dell’uomo.