TARANTO - L’ex direttrice del carcere di Taranto Stefania Baldassari ha dichiarato falsamente di essere stata in servizio per ottenere il pagamento di una serie di ore di lavoro in realtà non effettuate. È quanto, in estrema sintesi, sostiene il Tribunale del riesame di Taranto che l’11 ottobre scorso, pur revocando l’interdizione dal servizio applicata dal gip Gianna Martino, ha confermato nei confronti della donna l’esistenza dei gravi indizi di colpevolezza per le accuse di truffa. È quanto emerge dalla lettura delle 39 pagine di motivazioni depositate nei giorni scorsi nelle quali il collegio composto dai giudici Alessandro de Tomasi, Sara Gabellone e Francesca Guido ha scritto che attraverso le autodichiarazioni ritenute «coscienti e volontarie» l’ex direttrice «ha più volte posto in essere una falsa rappresentazione della realtà» ottenendo così un «ingiusto profitto»...
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