Il caso
Soprintendenza a Taranto, la replica: «Buona notizia? No, la tutela resta a Lecce»
L'architetto Ressa: «Quella di Taranto diventerà una Soprintendenza nazionale che si occupa solo ed esclusivamente dell’archeologia subacquea dalle 12 miglia in poi»
TARANTO - «Quella di Taranto diventerà una Soprintendenza nazionale che si occupa solo ed esclusivamente dell’archeologia subacquea dalle 12 miglia in poi». L’architetto Augusto Ressa, nella sua lunga carriera è stato anche responsabile della sede operativa tarantina della Soprintendenza e, decreto alla mano, non ha dubbi: «Non è una buona notizia per Taranto, la tutela rimane a Lecce. Entro le 12 miglia, la competenza, anche dell’archeologia subacquea è di Lecce. Solo qualche ora fa – sottolinea Ressa - avevamo una Soprintendenza Nazionale Subacquea che svolgeva anche servizio territoriale per la tutela e la conservazione archeologica in generale, per il paesaggio, beni artistici e storici, per la città e la provincia». Competenze che ora sono state assegnate a Lecce, depotenziando di fatto l’ente tarantino...
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