In città

Taranto, lavori allo «Iacovone»: il piano B resta Massafra

Fabio Venere

Ieri sopralluogo del commissario Ferrarese nell’impianto

TARANTO - Lo stadio “Italia” di Massafra si candida, sempre di più, ad essere l’alternativa allo “Iacovone”. A partire da metà gennaio, infatti, l’impianto sportivo massafrese potrebbe seriamente costituire il “Piano B” per il Taranto Fc.

La seconda lettera dell’alfabeto, in questo caso, non va intesa come la serie che ai rossoblù manca ormai da 31 anni, ma l’opzione a cui far ricorso quando il cantiere dello stadio del rione Salinella entrerà nel vivo. È questo quello che è nuovamente filtrato, ieri mattina, al termine della sottoscrizione della convenzione tra il commissario straordinario dei Giochi del Mediterraneo, Massimo Ferrarese, e il sindaco di Massafra, Fabrizio Quarto.

In pratica con l’intesa siglata ieri, la struttura commissariale ha trasferito all’Amministrazione comunale le risorse finanziarie inserite nel secondo masterplan dei Giochi e necessarie per riqualificare l’impianto sportivo cittadino (2 milioni 150mila euro). Da quel che si apprende, il Comune di Massafra avrebbe già predisposto il Pfte, progetto di fattibilità tecnica ed economica, e quindi potrebbe essere in grado di pubblicare il bando di gara già tra la fine di settembre e la prima metà di ottobre, in modo da aggiudicarlo tra fine ottobre e l’inizio di novembre al massimo. Se non ci saranno intoppi, quindi, i lavori potrebbero iniziare tra un paio di mesi e concludersi a metà gennaio.

Ora se da un lato lo stadio “Italia”, una volta rinnovato, sarà uno degli impianti da utilizzare per gli allenamenti delle nazionali che parteciperanno ai Giochi del Mediterraneo 2026, dall’altro, potrebbe trasformarsi nella nuova (benchè provvisoria) casa del Taranto Fc. Al termine dei lavori, infatti, l’”Italia” arriverebbe ad avere una capienza di circa 3mila 500 spettatori che rappresenterebbe una delle condizioni minime per disputare il torneo di serie C. Per far questo, però, bisognerebbe superare ancor prima un altro ostacolo. Il terreno di gioco dello stadio massafrese, infatti, ha una larghezza inferiore di 5 metri rispetto ai parametri della Lega Pro. Dunque, servirebbe una deroga che solo il club del presidente Giove potrebbe richiedere (non il commissario Ferrarese e neppure il sindaco di Massafra).

Riepilogando, il secondo masterplan prevede le seguenti opere con i relativi costi stimati: 31,7 milioni di euro stanziati per la riqualificazione dello “Iacovone” di Taranto (l’importo totale considerando anche il primo masterplan è pari 59,7 milioni); sono a disposizione 26 milioni per il “Via del Mare” di Lecce (costo complessivo ammonta a 36 milioni); 11,8 milioni per il centro sportivo polivalente che sorgerà a Taranto al posto del “PalaRicciardi” (spesa totale tra il primo e il secondo masterplan 23,8 milioni); 4,1 milioni di euro aggiuntivi per lo stadio del Nuoto di Taranto (l’importo complessivo è di 41 milioni); 2,4 milioni per il palazzetto dello sport di Francavilla Fontana e 4,1 milioni di euro per riqualificare lo stadio di calcio “Papa Giovanni Paolo II”; 7,2 milioni per il restyling del Centro sportivo “Magna Grecia” Taranto; 5,3 milioni di euro per il Parco urbano sportivo in via Lago Maggiore al rione Salinella sempre nel capoluogo ionico; 1 milione per il campo di calcio “Camassa” di Sava e 1.6 milioni per la riqualificazione del palazzetto dello sport; 2 milioni, invece, verranno destinati al palazzetto “Alfarano” di Pulsano; 3 milioni per il restyling del palazzetto di San Giorgio Ionico; 1,7 milioni per i lavori al palazzetto dello sport “Campitelli” di Grottaglie; 800mila euro per le i parcheggi al palazzetto dello sport di Montemesola; 2,9 milioni per degli interventi di adeguamento nelle palestre scolastiche (di cui 6 a Taranto e 1 a Statte) e, infine, 2 milioni 150mila euro per lo stadio “Italia” di Massafra.

Privacy Policy Cookie Policy