Il caso

L'ira dell'indotto ex Ilva: «La Regione Puglia non paga i ristori promessi»

Maristella Massari

La denuncia di Aigi: il presidente Emiliano aveva preso un impegno

TARANTO - Che fine hanno fatto i soldi della Regione Puglia destinati a parziale ristoro delle imprese dell’indotto ex Ilva di Taranto? Se lo chiede Aigi, l’associazione datoriale che raggruppa l’80 percento delle aziende dell’indotto ex Ilva, che, in seguito al primo incontro avuto con una delegazione dell’assessorato allo Sviluppo economico della Regione Puglia, con il Comitato Sepac, Puglia Sviluppo e con i massimi esponenti dell’Abi Puglia ha inviato agli organi competenti una lettera di sollecito. Nel documento Aigi chiede informazioni circa il mancato invio della documentazione concordata e propedeutica all’avvio della soluzione del ristoro regionale  parziale, a fronte  della perdita dei crediti stralciati alle aziende dell’indotto. Per crediti stralciati, ci si riferisce a quella parte, 20 o 30 per cento, che non verrà riconosciuta nella transazione che Acciaierie ha proposto alle imprese e che sarà gestita da Sace e altri intermediari finanziari.

La Regione Puglia, in sostanza, non ha dato ancora seguito all’impegno - assunto il 26 luglio in un vertice in Prefettura a Taranto e poi ribadito l’1 agosto in un incontro in Regione a Bari - di sostenere economicamente le imprese dell’indotto di Acciaierie d’Italia, ex Ilva, e in credito verso quest’ultima, con le somme disponibili dall’avanzo di bilancio regionale. Il credito si riferisce ai lavori fatturati ma non pagati da Acciaierie perché dal 20 febbraio la società è andata in amministrazione straordinaria.

«Ci eravamo illusi - dichiarano i vertici dell’associazione -, per la prima volta avevamo respirato un’aria di serenità e di attenzione per arrivare alla soluzione, in un clima di concretezza politica e tecnica, rara in questi tempi in Italia, dove una regione e un governo, seppur di colore politico diverso, erano proiettati verso il raggiungimento di un traguardo comune nella risoluzione di una vertenza di un indotto e di una città che hanno tanto patito negli ultimi 10 anni»...

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