Il caso
Stupro di gruppo a Massafra, ricorso al Riesame
Chiesta la liberazione degli indagati: «Rapporti consensuali»
MASSAFRA - Chiedono la scarcerazione i difensori dei 3 uomini di Palagiano arrestati perché ritenuti responsabili dello stupro di gruppo su una 23enne, avvenuto nella notte tra il 30 e 31 agosto nelle campagne di Massafra. Gli avvocati Gianluca Sebastio, Marcello Ferramosca e Michele Parisi, hanno infatti presentato ricorso al tribunale del Riesame dopo l’ordinanza del gip Francesco Maccagnano con la quale aveva confermato la detenzione in cella per i tre indagati. Era stato il pm Antonio Natale a disporre prima il fermo e poi a chiede la misura carceraria per la necessità di contenere gli indagati, «soggetti – si legge nelle carte dell’inchiesta - caratterizzati da estrema spregiudicatezza», che se lasciati liberi sarebbero in grado di «compiere azioni analoghe a danno di donne inermi, a loro conosciute o meno».
A carico dei 3 uomini pesano le gravi accuse di violenza sessuale di gruppo e lesioni personali: durante l’interrogatorio con il gip Maccagnano, avvenuto solo alcuni giorni fa, il 23enne si era avvalso della facoltà di non rispondere, mentre gli altri due avevano negato le accuse di violenza sessuale e parlato di rapporti consenzienti.
Nell’agghiacciante racconto fatto dalla vittima ai militari dell’Arma, la 23enne aveva spiegato che i tre si erano offerti di accompagnare a casa lei e un’altra coppia di amici, al rientro di una serata. Dopo aver lasciato la coppia di amici della ragazza, invece di riportarla a casa, si sono diretti verso le campagne massafresi e lì hanno abusato di lei. Poi l’hanno abbandonata a una certa distanza da casa e per giunta seminuda.
La ragazza in preda al terrore, ha immediatamente chiamato il fratello e con lui ha raggiunto l’ospedale. I medici, dopo le diverse visite a cui la vittima è stata sottoposta, hanno poi accertato la presenza di lesioni coincidenti con le violenze sessuali e hanno attivato il protocollo previsto contattando le forze dell’ordine che grazie alle prime informazioni ricevute dalla vittima, in poco tempo, sono riusciti a rintracciarli e raggiungerli.