La denuncia

Ambulanze a rilento: fino a 35 minuti da Martina Franca a Taranto

Ottavio Cristofaro

Il cantiere della 172 allunga i tempi di percorrenza, ma è anche colpa degli automobilisti

MARTINA FRANCA - Che cos’è un quarto d’ora? Sono solo quindici minuti, ma che possono essere utili a salvare una vita umana. Per raggiungere il Santissima Annunziata di Taranto, partendo dall’ospedale della Valle d’Itria di Martina Franca, un’ambulanza ci impiega 35 minuti circa. Prima del blocco stradale al cantiere Orimini della strada statale 172 ne bastavano appena 20, ma da quasi cinque anni a questa parte collegare i due più importanti ospedali della provincia di Taranto è diventato più difficile.

Lo sanno bene gli autisti delle ambulanze che tutti i giorni, a qualsiasi ora, e per diverse volte al giorno percorrono quel tragitto. Il loro lavoro è prezioso, nelle loro mani ci sono le vite umane di persone che necessitano di cure urgenti, soprattutto nella tratta che si percorre per raggiungere da Martina Franca l’ospedale Santissima Annunziata. Per scendere a Taranto le ambulanze compiono una lunga serie di curve, a velocità che - per ovvie ragioni - non può essere troppo sostenuta. Sono 23 tornanti, oltre le 3 curve dall’imbocco della Grottaglie-Crispiano, fino all’imbocco della statale.

Per salire verso Martina Franca gli autisti sono invece costretti a incolonnarsi e ad attendere il primo passaggio utile, nonostante le luci blu delle sirene, per compiere un sorpasso in sicurezza.

Lorenzo Massafra a Martina Franca lo conoscono in tanti. È il responsabile della Misericordia, nel suo lavoro ci mette tanta passione e responsabilità. Lui e la sua realtà associativa, insieme a tanti altri volontari del soccorso di altre associazioni, percorrono quella tratta tantissime volte.

«Siamo fiduciosi di poter riavere presto la ss172 completa», dice Lorenzo. «Per noi è importante, perché significherà avere una strada più sicura e ridurre i tempi di percorrenza per collegare gli ospedali di Taranto con il versante opposto di Martina Franca. Oggi possono servire fino a 35 minuti per raggiungere il capoluogo partendo dalla Valle d’Itria, talvolta anche di più - ci conferma Lorenzo - ovviamente molto dipende dal traffico che incontriamo e anche dalla buona educazione e il buon senso delle persone». Perché Lorenzo ci racconta che c’è anche un altro tema, quello degli automobilisti che non fanno strada ai mezzi di soccorso, neppure al suono delle sirene e alla vista delle luci blu. «In direzione Taranto siamo costretti a compiere un tragitto tortuoso - racconta - non possiamo correre troppo, perché sappiamo di avere a bordo pazienti che non possono subire traumi, ma al tempo stesso dobbiamo comunque avere una guida sostenuta. In direzione Martina ci capita spesso di rimanere incolonnati sull’unica corsia dell’Orimini - dice - non possiamo certamente compiere sorpassi azzardati, ne va della sicurezza di tutti».

Non solo gli operatori sanitari, perché è l’intera comunità ad attendere con impazienza la fine dei lavori su quella fondamentale tratta stradale. Quasi cinque anni per realizzare una quarta corsia lungo i 4,2 Km della cosiddetta “Orimini Superiore”. La fine sembra essere vicina, ma per ora c’è ancora da attendere. In questi giorni il consigliere regionale Renato Perrini e la coordinatrice di Fratelli d’Italia di Martina Franca hanno chiesto l’ennesimo sopralluogo al responsabile della struttura territoriale Puglia Anas, Vincenzo Marzi, per fare chiarezza sui tempi di consegna.

Privacy Policy Cookie Policy