In città

Taranto, per il nuovo stadio «Iacovone» arriva l’ok al progetto definitivo

Redazione Taranto

Parere favorevole degli enti in conferenza dei servizi: costerà 59 milioni

TARANTO - Avrà un costo di 59 milioni 750 mila euro l'opera di restyling dello stadio Erasmo Iacovone di Taranto. Il progetto di fattibilità tecnica ed economica ha infatti ottenuto il via libera dalla conferenza di servizi dello scorso 21 giugno dopo che gli enti invitati, nel rispetto delle ristrette tempistiche, hanno tutti reso il proprio parere favorevole consentendo così, il 25 luglio di adottare la determinazione conclusiva firmata dal commissario straordinario per i Giochi 2026, Massimo Ferrarese e dal responsabile unico del progetto, l'ingegnere Alessandro Zito. «Proseguono, senza alcuna sosta, le attività tecniche amministrative propedeutiche all’approvazione del progetto ed all’indizione del bando di gara per l’affidamento congiunto dei lavori e della progettazione esecutiva, per un importo totale dell’opera pari a euro 59.750.000» si legge in una nota inviata alla stampa attraverso la quale lo stesso Ferrarese ha voluto ringraziare «la disponibilità istituzionale e la celerità degli Enti che hanno espresso il parere in Conferenza di Servizi».

In queste ore, intanto, è in corso la validazione del progetto da parte di una società terza: appena terminata quest'ultima fase sarà pubblicata la gara con procedura negoziata a cui saranno invitate una decina di grandi imprese così da assegnare i lavori entro la prima metà di settembre.

Come raccontato nelle scorse settimane, l’accordo tra il sindaco Rinaldo Melucci e il commissario Ferrarese nello scorso marzo ha portato per l'impianto del rione Salinella a una sorta di compromesso tecnico tra l’opzione del primo cittadino (demolizione totale) e quella del rappresentante del Governo (ristrutturazione radicale). Si arriverà, infatti, ad una demolizione dell’anello inferiore dei quattro settori e ad un profondo restyling di tutto il resto. Gli anelli superiori, però, non verranno abbattuti ma ristrutturati: le due parti dello stadio, infatti, sono autonome e indipendenti. In particolare, l’anello inferiore non si regge (così come avviene per quello superiore) su dei pali di fondazione ma è sistemato sui cosiddetti setti (in cemento armato). Per essere ancora più chiari, senza causare alcuna difficoltà tecnica o statica, si può tranquillamente demolire l’anello inferiore e consentire teoricamente agli spettatori di vedere la partita stando comodamente seduti sui gradoni dell’anello superiore.

Da quel che risulta alla Gazzetta, verrà eliminato l’attuale fossato che divide gli spalti dal terreno di gioco e, di conseguenza, si ridurrà sensibilmente lo spazio che dividerà gli spettatori dal rettangolo verde. La capienza futura dell’impianto è di 21mila posti a sedere con seggiolini in tutti i settori. Inoltre, lo «Iacovone» che verrà sarà totalmente coperto e verranno anche eliminate le quattro torri faro che attualmente illuminano il terreno di gioco durante le partite in notturna. Il progetto prevede anche la completa sostituzione delle barriere metalliche che attualmente avvolgono lo stadio oltre al totale rifacimento di tutti gli impianti (elettrico, idrico, fognante, videosorveglianza), degli spogliatoi delle squadre di calcio e della sala stampa. È previsto anche la definizione di punti ristoro in tutti i settori e in tribuna, invece, la realizzazione di un ristorante e anche la definizione di spazi da assegnare per l’apertura di un Museo del Taranto Football club. Ora, quindi, si attende la gara, ma non solo: i tifosi rossoblu aspettano soprattutto di capire se durante i prossimi campionati, quando saranno cioè partite le opere, potranno assistere alle gare casalinghe dei rossoblu oppure no. Se la commistione di Vigilanza darà l’ok, la curva Nord verrà demolita per ultima per salvaguardare il più a lungo possibile i vicini spogliatoi, ovviamente, indispensabili per poter giocare.

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