Il caso

Fiamme durante il derby allo Iacovone: vanno a processo i due tifosi foggiani

francesco casula

Il pm Colaci ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato per gli imputati

TARANTO - Comincerà a luglio processo nei confronti del 38enne Vittorio Ferrara e del 39enne Ivan Gianuario, i due tifosi del Foggia arrestati dalla Digos di Taranto per l'incendio che il 3 settembre scorso ha distrutto una parte della Curva Sud dello stadio Erasmo Iacovone. Il pubblico ministero Francesca Colaci ha infatti chiesto e ottenuto dal gip Fulvia Misserini il decreto di giudizio immediato: dopo la conferma dei domiciliari da parte del tribunale del riesame, infatti, il magistrato inquirente ha chiesto di avviare il processo saltando la fase dell’udienza preliminare: toccherà ora all’avvocato Michele D’Angelico che assiste entrambi, decidere se affrontare i dibattimento oppure accedere al rito abbreviato.

Il 27 dicembre scorso gli agenti della Digos di Taranto, guidati dal commissario Francesco Cecere, notificarono ai due l’ordinanza di custodia cautelare. «Ci hanno visto sul pianerottolo; mi hanno inguaiato» diceva Ferrara, ignaro di essere ascoltato dai poliziotti nei giorni successivi a quella prima giornata di campionato tra i rossoblu e i dauni. Un incendio che distrusse un ingente quantitativo di rotoli di materiale di gomma, stoccata temporaneamente sotto quegli spalti per poi essere utilizzata nella realizzazione della pista di atletica nel vicino campo scuola. Le fiamme divorarono non solo quei rotoli di gomma ma, come si legge negli atti dell’inchiesta, quasi tutta la zona della Curva Sud «comprese le parti strutturali, l’impianto elettrico e idrico» mettendosi così «in pericolo l’incolumità di migliaia di persone».

A inchiodarli, secondo l’accusa, è stato in particolare un video catturato da una delle telecamere di sorveglianza dello stadio in cui si vede, a pochi secondi dalla fine della gara, uno dei due che si avvicinava all’altro facendogli cenno con la testa di seguirlo, insieme entravano nelle scale e, giunti sul pianerottolo di accesso al settore inferiore, uno di loro innescava il fumogeno per poi lanciarlo nella parte interna sottostante il settore “Curva Sud Ospiti”. Per il giudice Fulvia Misserini che ha firmato l’ordine di cattura, «deve dirsi indubitabile, alla luce degli elementi innanzi descritti, che l’incendio sia stato di origine dolosa e si sia propagato attraverso quel lancio del fumogeno, avvenuto nel settore ospiti».

Oltre al video, però, gli investigatori sono riusciti attraverso le intercettazioni telefoniche a trovare riscontri che confermerebbero, secondo l’accusa, le responsabilità dei due imputati. Ferrara e Gianuario, infatti, sono stati convocati il 14 ottobre scorso nella Questura di Foggia per essere interrogati come persone informate sui fatti ed è in quella sede che sono stati intercettati prima e dopo l’interrogatorio: i due commentavano il motivo della loro convocazione e si preoccupavano che qualcuno dei tifosi foggiani avesse fatto la spia. «Uh!...Qualcuno ha cantato! Va bè chi cazzo lo sapeva? Nessuno… Non ci stava nessuno!» aveva detto in quella occasione Gianuario confermando, secondo gli inquirenti, di essere uno di quei tifosi sulle scale.

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