lavori pubblici

Taranto tangenziale sud: slitta la consegna, i lavori termineranno a maggio

FABIO VENERE

L’arteria a quattro corsie unirà il rione Salinella a «Taranto 2». È stato necessario lo spostamento di condutture di Aqp e di alcuni cavi Enel

Slitta al 26 maggio la conclusione dei lavori del secondo lotto della Tangenziale Sud. L’Amministrazione provinciale che, come si dice in gergo è la stazione appaltante dell’opera, ha concesso all’impresa esecutrice dei lavori una proroga che scadrà tra poco più di due mesi. In particolare, il lotto in questione è lungo meno di tre chilometri e va dal rione Salinella nelle vicinanze di una casa di cura privata sino a via Rapiddi in zona Taranto 2. A interventi ultimati, a meno che non ci siano poi nuovi e ulteriori imprevisti, prima di aprire la strada al traffico automobilistico bisognerà comunque attendere l’esito del collaudo tecnico-amministrativo delle opere. Quanto ci vorrà, dunque? Per legge, i test di verifica devono ultimarsi entro sei mesi dalla conclusione dei lavori, ma possono evidentemente concludersi anche prima dei 180 giorni previsti. Riepilogando, dunque, il tratto che va dal rione Salinella a Taranto 2 potrebbe essere percorribile dagli automobilisti tra la prossima estate e l’inizio dell’autunno.

Il cantiere del secondo lotto della Tangenziale Sud, nel corso degli anni, ha dovuto superare diversi ostacoli. Che, in realtà, non sono ancora finiti e su cui sono costantemente impegnati il raggruppamento temporanee di imprese che vinse l’appalto, capeggiato dal Consorzio stabile Coine, e la Provincia di Taranto che invece l’assegnò. A proposito dopo l’aggiudicazione della gara avvenuta quasi dieci anni fa (luglio 2014), il 4 agosto del 2018 ci fu una sospensione del cantiere. Il motivo? A lavori in corso, all’altezza di via San Francesco, gli operai delle due imprese si imbatterono in quelle che in gergo si definiscono interferenze. In particolare, si trattava di alcuni cavi interrati che alimentavano la distribuzione dell’energia elettrica verso una vasta fascia della popolazione che viveva (e vive) nelle zone di Talsano, Lama e Tramontone ma anche (e soprattutto) della presenza sotterranea di due due importanti conduttore idriche dell’Aqp. Che, detto senza particolari tecnicismi, andavano spostate dal tracciato. Poi, superato il lungo stop imposto dalla pandemia, solo lo scorso 1 agosto, il cantiere ha finalmente ripreso le sue attività ma non tutto era stato completamente risolto.

In questo contesto, quindi, ha assunto forma e sostanza la richiesta di proroga avanzata dalle aziende appaltatrici. Che hanno chiesto e ottenuto dalla Provincia più tempo in considerazione del fatto che «non è stata ancora risolta l’interferenza con le condotte dell’Acquedotto pugliese in via San Francesco in prossimità della strada provinciale 101», ma non solo. L’impresa sottolinea anche c’è «un palo della Telecom nei pressi della rampa di accesso al cavalcavia» (che va evidentemente rimosso e sistemato altrove) e che, infine, non è neppure possibile intervenire adeguatamente per il completamento della rampa visto che nelle adiacenze c’è «una strada provvisoria aperta al pubblico». Per tutte queste ragioni, dunque, proroga chiesta. E ottenuta.

Poi, una volta terminati gli interventi ed effettuati i collaudi, e quindi tra l’estate e il prossimo autunno, gli automobilisti tarantini potranno percorrere una strada a quattro corsie. Che consentirà loro di sottrarsi dal traffico, intenso, di viale Magna Grecia o di via Ancona e di raggiungere così Taranto 2 e da lì poi, soprattutto d’estate, le località balneari. Naturalmente, il tutto si perfezionerà quando verrà realizzato il terzo e ultimo lotto della Tangenziale Sud che va da via Rapiddi sino al cimitero di Talsano. Ma qui, per ora, si è fermi ancora alla progettazione.

Privacy Policy Cookie Policy