A Taranto

Ex Ilva, Uilm: «Problemi alla batteria 7 del reparto cokerie»

«E' in fase di svuotamento e pre-riscaldo»

TARANTO - Problemi alla batteria 7 del reparto cokerie dello stabilimento ex Ilva di Taranto vengono segnalati dalla Uilm che ha chiesto informazioni in merito all’azienda. «Si tratterebbe - spiega il segretario territoriale del sindacato Davide Sperti - di un problema alla tubazione gas coke. Al momento stanno svuotando la batteria per metterla in pre-riscaldo e poi dovrebbero intervenire sulla tubazione».

E’ interessato il reparto che alimenta con carbon coke gli altoforni: attualmente è in marcia solo l’Afo4. I sindacati da tempo denunciano carenza di manutenzioni e la progressiva fermata degli impianti.

Intanto Legambiente ha formalizzato la proposta di due emendamenti volti a rendere obbligatoria la valutazione dell’impatto sanitario dello stabilimento siderurgico ex Ilva di Taranto connesse all’attuale produzione, pari a circa 3 milioni di tonnellate annue, oltre che a quelle che si verificherebbero se si raggiungesse la quantità massima autorizzata, pari a 6 milioni di tonnellate.

Secondo l’associazione «è urgente sapere», considerando che «gli interventi previsti dalla autorizzazione integrata ambientale (Aia) per le emissioni in atmosfera sono stati effettuati», se questi sono «efficaci e poi stabilire su basi scientifiche se, e quanto, gli impianti attualmente in uso possano produrre senza rischi inaccettabili per la salute di cittadini e lavoratori».
Legambiente fa rilevare che «il costante incremento delle concentrazioni di benzene rilevate da Arpa Puglia nel quartiere Tamburi, a fronte di una produzione ai minimi storici, dopo le forti riduzioni avvenute negli ultimi anni, non è un campanello d’allarme, ma una sirena che segnala un pericolo grave cui bisogna dare risposte immediate. E’ perciò indifferibile che si proceda subito alla valutazione dell’impatto sanitario delle emissioni dello stabilimento». Richiesta avanzata con due emendamenti «al Decreto Legislativo 4/2024».

In particolare, si sollecita «l'effettuazione da parte del ministero della Salute di una valutazione di impatto sanitario (Vis), in conformità alle linee guida Vis predisposte dall’Iss, Istituto Superiore di Sanità, entro il termine di 90 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della presente legge». 

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