L'intervista
Ex Ilva, Benaglia (Fim): «Il Governo forzi la mano con il socio ArcelorMittal»
«Ora chiarezza: non può mettere soldi solo lo Stato»
TARANTO - «Il governo non deve mettere soldi per prendere tempo, ma affrontare definitivamente il futuro di Acciaierie d’Italia con un partner credibile. ArcelorMittal deve cambiare atteggiamento». Il segretario nazionale della Fim Cisl Roberto Benaglia fa il punto sull’infinita vertenza ex Ilva a due settimane dallo sciopero con manifestazione a Roma che ha visto la partecipazione di oltre mille lavoratori e in attesa della convocazione del tavolo a Palazzo Chigi, prevista entro il 7 novembre. Sono tanti i nodi da sciogliere, a cominciare dall’assetto societario.
Segretario, cosa vi aspettate dal prossimo incontro?
«È importante che se ne stia occupando la presidenza del Consiglio. Attendiamo di essere riconvocati con un diverso coinvolgimento: l’incontro non ci interessa tanto per farlo ma che diventi produttivo e diventi un punto di svolta per pilotare Acciaierie d’Italia verso un futuro certo. Sappiamo che il governo ha in mano una partita difficile in questo momento ma deve agire in due direzioni: salvare e dare una prospettiva all’ex Ilva e forzare la mano col socio privato. Noi stiamo leggendo di questo possibile memorandum che era già stato firmato, sappiamo che i memorandum non sono degli accordi ma vogliamo che ci sia chiarezza e che soprattutto ci sia equilibrio. La possibilità di un nuovo patto con ArcelorMittal che veda lo Stato metterci dei soldi e i Mittal non mettere nulla, e stiamo parlando del più grande gruppo privato mondiale dell’acciaio, per noi è incredibile»...
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