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Taranto, Giochi del Mediterraneo: «Lo stadio si realizzerà con il nostro progetto»

Fabio Venere

Il sindaco Melucci non cede. Il commissario Ferrarese: «I tempi non verrebbero rispettati»

TARANTO - «Lo stadio si realizzerà secondo il nostro progetto». Lo ha affermato, l’altro ieri a margine di un focus svoltosi nei padiglioni della Fiera del Levante a Bari, il sindaco di Taranto. Rinaldo Melucci, ai microfoni dell’emittente Trm tv. Per la cronaca, rispondendo ad una domanda precisa, ha assicurato che (almeno per ora) non cede di un millimetro rispetto alla proposta targata Comune di Taranto ma elaborata da una società privata. E questo, per dirla tutta, disorienta oggettivamente l’opinione pubblica che solo, qualche giorno fa, aveva letto e ascoltato dichiarazioni di tutt’altro tenore pronunciate dal commissario governativo, Massimo Ferrarese.

In particolare, sul punto, Melucci la vede così: «Ricorderei - osserva - che il proprietario dell’impianto è il Comune di Taranto e che sempre il Comune di Taranto è il soggetto attuatore di quest’intervento. Purtroppo, ci sono state delle dichiarazioni del commissario poco coerenti con quanto avevamo definito nel corso della riunione (svoltasi otto giorni fa nella sede della Camera di commercio, ndr)».

Il Melucci - pensiero poi si sviluppa così: «Stiamo lavorando per rendere questo progetto compatibile con i tempi previsti per l’organizzazione dei Giochi. Ma, al tempo stesso, sia chiaro, sul tavolo c’è solo la nostra proposta. Del resto, quella del commissario non esiste ancora». E a Ferrarese, il capo dell’Amministrazione comunale manda a dire: «Se il commissario vuole, è nei suoi poteri, può costruire lo stadio anche da un’altra parte». Per poi aggiungere in coda alle sue dichiarazioni di essere disponibile ad individuare, eventualmente, altre soluzioni solo nel caso in cui sorgessero (anche da parte dei proponenti privati) ostacoli insormontabili tali da non far rientrare il progetto nei tempi indicati per i Giochi del Mediterraneo.

Sin qui, Melucci. Contattato dalla Gazzetta, Massimo Ferrarese commenta così: «È tutto davvero incredibile. Appena una settimana fa, nel corso della riunione svoltasi nella sede della Cdc, i progettisti della società milanese che ha proposto l’intervento di demolizione, ricostruzione e realizzazione di una piastra commerciale da 18mila metri quadrati hanno, di fatto, ammesso che saremmo andati fuori tempo massimo. E l’hanno fatto - prosegue il commissario governativo - rispondendo alle mie domanda, peraltro, poste davanti ai miei consulenti e ai dirigenti del Comune». È ancora Ferrarese a ricordare che «il primo masterplan parlava semplicemente di ristrutturazione e ammodernamento non di demolizione e ricostruzione. E io, in quella direzione sto procedendo. Lo stadio è del Comune? Vero, ma una legge dello Stato mi ha nominato commissario per fare i Giochi del Mediterraneo ed è questo il mio compito. Del resto - commenta il commissario governativo - è singolare voler portare avanti un’opera simile chiedendo al commissario (almeno) 18 milioni di euro, ma poi rivendicando la proprietà dell’impianto e, quindi, di conseguenza una sorta di esclusività nella decisione. Per quel che mi riguardo, vado avanti».

«Vado avanti», è una formula che si spiega facilmente (ri)leggendo l’ultima comunicazione inviata dallo stesso Ferrarese al sindaco di Taranto. Che, con una pec, ha invitato Melucci a predisporre, entro il 22 settembre il Documento di indirizzo alla progettazione (Dip) a cui poi farà seguito la gara per assegnare la progettazione esecutiva. In caso contrario, ovvero in mancanzadi risposte da parte del Comune, Ferrarese probabilmente farà ricorso ai suoi tecnici. E così, quella formula («vado avanti ugualmente») assumerà forma e sostanza.

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