LA STORIA
Da Massafra a Londra, il suo libro su Freddie Mercury finisce nelle mani dell'assistente Freestone
Marianna Lazzaro ha scritto un «biopic fantasy» sulla leggenda della musica rock. L'amico davanti a Garden Lodge: «Felicissimo di questa opera romanzata sul nostro mito»
Quale autore non sognerebbe di farsi toccare il proprio libro da chi nella vita ha realmente conosciuto e frequentato il protagonista della sua storia? É questo l'incanto vissuto dalla scrittrice di Massafra (nel Tarantino) Marianna Lazzaro la quale, nel 2021, ha pubblicato con la casa editrice Dellisanti il suo romanzo di formazione Freddie-La Leggenda non può morire. L’opera, prodotta in occasione dei trent’anni dalla scomparsa della leggenda del rock, successivamente entrata nella top 200 di best seller di Amazon nelle vendite on line dei testi di genere fantasy, è finita nelle mani di Peter Freestone. Dal 7 ottobre del 1979, quando lo incontra alla Royal Opera House di Londra dove Freddie realizza il sogno di unire rock e balletto, esibendosi col Royal Ballet in Bohemian Rhapsody e Crazy Little Thing Called Love, sino alla sua morte, Freestone sarà il suo assistente personale, cuoco, maggiordomo, consulente e guardia del corpo. Lo sarà per tutti gli ultimi dodici anni della vita dell’iconica voce nata a Stone Town, in Tanzania, da cui vola in Inghilterra alla fine degli anni Sessanta per costruire la sua antologia musicale.
Della carriera e della vita burrascosa di Mercury, il suo Phoebe (Febe: puro, luminoso come il Dio Apollo), come lo soprannominava il cantante, custodisce una sfilza di segreti ed aneddoti. La sua figura può essere paragonata a quella del profeta Elia, il personaggio inventato da Marianna Lazzaro nel suo biopic fantasy su Mercury che, in pratica, in una ciclicità di stampo «Dantesco», è l’angelo custode della star pop-rock. Ebbene, domenica scorsa, 4 giugno, Peter Freestone, autore di diversi libri in cui rivela il trasformista della musica (l’ultimo è Right place, Right time) incontra a Londra Maurizio Favale, rappresentante del Queens Fan Italia Worldwide. Durante la permanenza inglese, che è il frutto di un viaggio-premio del popolare gruppo di fedelissimi di Freddie, Favale si dà appuntamento con Freestone davanti alla celebre Garden Lodge, la villa ubicata nel quartiere londinese di Kensington, che è stata la casa di Freddie Mercury.
«Vedere colui che è stato l’assistente e tra i migliori amici in vita di Mercury, con il mio libro tra le mani, ha costituito una emozione incredibile. Favale, prezioso messo viaggiatore, mi ha detto che Freestone è stato felice di scoprire il mio testo, per il suo contenuto romanzato sulla storia del mito e che spera di poter leggere presto il mio prossimo secondo capitolo della saga letteraria su Freddie, la mia leggenda» dichiara alla «Gazzetta» Marianna Lazzaro. Il post con le foto dell’assistente personale del divo con il suo libro sta facendo il giro dei social, attirando i likes dei tanti fedelissimi alla «Regina» incontrastata della musica. Una musa ispiratrice per Lazzaro che in un anno e mezzo dalla sua pubblicazione, ha conquistato lettori in Italia e nel mondo, dalla Germania al Messico, con una copia che è finita anche a Montreaux, depositata da un fan sotto la statua monumentale di Mercury, realizzata dalla ceca Irena Sedlecká. Nella fascinosa città svizzera adagiata sul Lago Lemano, i Queen si costruirono il loro buen ritiro, registrando sei album della carriera, trovando ispirazione per brani-cult come Under Pressure, Innuendo e Kind of Magic. Alcune, queste, gocce dell’oceano musicale dei Queen, che continuano a essere vive. Perché Freddie Mercury, come testimonia anche la storia della scrittrice Lazzaro, è «immortale».