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Taranto, uomo ucciso con 5 colpi d’arma da fuoco per strada

 
Redazione online (foto e video Todaro)

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Redazione online (foto e video Todaro)

Taranto, uomo ucciso con 5 colpi d’arma da fuoco per strada

Foto Massimo Todaro

L’uomo ferito è stato trasportato in ospedale, ma è deceduto non appena arrivato al nosocomio

Venerdì 26 Maggio 2023, 23:06

27 Maggio 2023, 10:11

TARANTO - Ancora sangue sulle strade di Taranto: nella tarda serata di venerdì 26 maggio in via Cugini, in pieno centro, un uomo è stato colpito da almeno cinque colpi di pistola.



L'uomo, Cosimo Nardelli classe 1961, rimasto mortalmente ferito, è stato trasportato immediatamente al pronto soccorso dell’ospedale SS Annunziata, ma è morto poco dopo il suo arrivo nel nosocomio.

Secondo le prime informazioni raccolte dagli investigatori, l’uomo aveva appena parcheggiato il suo scooter e mentre si avvicinava al portone della sua abitazione è stato raggiunto dai colpi di pistola. E’ stato poi soccorso da un vicino di casa e trasportato d’urgenza in ospedale, ma è deceduto poco dopo il suo arrivo al pronto soccorso.

Sul luogo dell’omicidio sono intervenuti gli agenti della squadra mobile, guidati dal dirigente Cosimo Romano, e gli uomini della polizia scientifica, che hanno effettuato i rilievi e avviato le indagini per cercare di identificare l’autore o gli autori dell’agguato e stabilire il movente.

IPOTESI VENDETTA PER UN ALTRO OMICIDIO

Cosimo Nardelli, il 61enne pregiudicato ucciso ieri sera a Taranto con almeno cinque colpi di pistola davanti alla sua abitazione in via Cugini 7, era uscito da poco dal carcere dove aveva scontato 17 anni di reclusione in seguito alla condanna per concorso nell’omicidio del 27enne Alessandro Cimoli, ammazzato con alcune coltellate il 31 agosto del 2006 all’uscita di una masseria abbandonata nelle campagne tra Faggiano e Talsano. Gli inquirenti non escludono la pista della vendetta legata a quell'episodio.

Secondo le prime ricostruzioni fornite dagli investigatori, Nardelli aveva appena parcheggiato il suo scooter e mentre si avvicinava al portone della sua abitazione è stato raggiunto da una raffica di colpi di pistola all’addome e in altre parti del corpo. L’uomo è stato poi soccorso e trasportato con un’auto privata in ospedale, ma è deceduto poco dopo il suo arrivo al pronto soccorso.

Sul luogo dell’agguato, lungo la strada che costeggia il muraglione dell’Arsenale militare, sono intervenuti gli agenti della squadra mobile, guidati dal dirigente Cosimo Romano, e gli uomini della polizia scientifica, che hanno effettuato i rilievi, recuperando una dozzina di bossoli. I proiettili hanno colpito anche un’auto parcheggiata davanti al portone dell’abitazione della vittima.

I poliziotti già nel corso della notte hanno effettuato controlli e perquisizioni e ascoltato familiari e amici di Nardelli per risalire all’autore o agli autori dell’agguato mortale.

Quanto all’omicidio Cimoli, la Corte d’assise d’appello aveva rideterminato la condanna, infliggendo a Nardelli 20 anni di reclusione dopo l’annullamento con rinvio di una precedente condanna a 30 anni da parte della Corte di Cassazione, facendo cadere l’aggravante della premeditazione. Nardelli era ritenuto uno degli esecutori materiali dell’omicidio insieme a un altro imputato, diventato poi collaboratore di giustizia e condannato a sua volta a 20 anni. Il movente del delitto era stato individuato dagli investigatori in un debito di 80mila euro della vittima, mai saldato. Fu invece assolto un ex boss che era accusato di essere il mandante.

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