IL FISCO LOCALE

Tassa sui rifiuti 2023 ecco le riduzioni previste a Taranto

FABIO VENERE

Mercoledì c’è il Consiglio. La delibera stabilisce agevolazioni per i soggetti più deboli

TARANTO - Tassa sui rifiuti, ecco chi pagherà di meno. Nella proposta di delibera alla Tari 2023 che, da giorni, è stata depositata in commissione Bilancio, la direzione Entrate del Comune di Taranto ha previsto alcune riduzioni ed esenzioni per i soggetti più deboli. A proposito della commissione, Casartigiani chiede di essere ascoltata per confrontarsi sugli aumenti (che oscillano tra l’1,8 e il 2 per cento).

Quali sono, dunque, gli... sconti previsti? Le misure, in larga parte confermate e già inserite negli anni precedenti, ad esempio, prevedono che il tributo venga ridotto nei seguenti casi: abitazioni occupate da nuclei familiari in cui sia presente almeno un disabile con grado di invalidità non inferiore al 75 per cento e il cui indicatore Isee sia pari o inferiore a 7mila 500 euro: riduzione del 30 per cento della parte fissa e variabile della tariffa per i nuclei familiari a cui è corrisposto, nell’anno di riferimento del tributo, il “reddito o pensione di cittadinanza” il tributo è ridotto del 50 per cento fermo restando il possesso delle seguenti ulteriori condizioni: possono essere proprietari della sola abitazione principale ricadente nelle categorie catastali A3, A4 e A5; nessun componente il nucleo familiare deve essere proprietario di altro immobile o di automotoveicoli di potenza superiore a KW 70.

Per la cronaca, inoltre, va ricordato che, per le utenze domestiche occupate da nuclei familiari residenti nel Comune di Taranto, il numero degli occupanti, per l’applicazione della tariffa, è quello risultante dai registri anagrafici comunali. E ancora, nella proposta di delibera si legge che «su istanza documentata degli interessati sono esclusi dal computo degli occupati, limitatamente ai periodi di non occupazione dei locali, le persone che, per motivi di lavoro o studio per un periodo complessivo non inferiore a 120 giorni ovvero a 4 quattro mesi per anno solare, si stabiliscono altrove e sono assoggettati alla tassa (Tari) anche ove dimoranti. Nel caso di servizio di volontariato e nel caso di degenza o ricovero presso case di cura o di riposo, comunità di recupero, centri socioeducativi, istituti penitenziari, per un periodo non inferiore a 120 giorni, la persona assente - assicura il Comune di Taranto - non viene considerata per la determinazione della tariffa nella quota parte relativa alla sua assenza, a condizione che l’assenza sia adeguatamente documentata».

Del resto, sempre a proposito del capitolo esenzioni e riduzioni della Tari, non saranno inoltre computati nel nucleo familiare, per il calcolo della tariffa, i componenti che, pur appartenenti allo stato di famiglia del soggetto destinatario della tassazione, «risultino iscritti per più di 120 giorni in altra città, italiana o estera, a corsi di istruzione e strutture ricettive quali Collegi pubblici o privati, strutture Adisu, seminari, caserme e quant’altro assimilabile». Chiaro, se non addirittura esplicito, il riferimento agli studenti universitari e ai militari. Per questi motivi, il soggetto destinatario della tassazione deve produrre annualmente opportuna domanda insieme alla documentazione utile a dimostrare le condizioni oggettive, con obbligo di denuncia nel caso in cui vengano meno le condizioni di applicazione del presente comma.

Infine, i nuclei familiari o persone che vivono sole, che versino in situazione di disagio sociale ed economico documentato da valore Isee inferiore a 2mila euro in possesso di alcuni ulteriori requisiti.

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