Giudiziaria

Taranto, fallimento di «D’Addario auto» chiesto il processo per 13 indagati

Francesco Casula

il crac della società «Automarket». Un buco da 27 milioni quello contestato all’ex patron del Taranto calcio

TARANTO - Un buco da 27 milioni di euro quello contestato a Enzo D’Addario, imprenditore tarantino e per un periodo patron del Taranto calcio per il quale il sostituto procuratore della Repubblica Remo Epifani ha chiesto il rinvio a giudizio per bancarotta fraudolenta dopo il crac della società «Automarket srl» - già «D’Addario Auto s.r.l» - che il tribunale ionico aveva dichiarato fallita a ottobre 2014. Oltre D’Addario, sono altre 12 le persone che rischiano di finire a processo. Si tratta di familiari di D’Addario e professionisti che tra il 2008 e il 2014 hanno ricoperto ruoli all’interno dell’impresa: amministratori, membri del Cda, componenti del collegio sindacale, revisori dei conti. Per tutti l’accusa è di aver distratto o occultato attività aziendali in modo da danneggiare i creditori.

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