L'inchiesta

Taranto, 19enne muore in ospedale dopo il ricovero: indagati 12 medici

Francesco Casula

I genitori denunciano: «Non hanno mai voluto ricoverarlo». Il ragazzo si era recato al Santissima Annunziata, la prima volta, il 30 agosto

TARANTO - Potrebbero arrivare dall’autopsia le informazioni necessarie per fare luce sulla morte sospetta di Leo Preteso, 19enne tarantino deceduto all’alba del 22 settembre all’ospedale SS. Annunziata di Taranto. Il sostituto procuratore della Repubblica Mariano Buccoliero, come raccontato nei giorni scorsi dalla Gazzetta, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo: nel registro degli indagati sono finiti i medici dei diversi reparti che sono intervenuti nel corso del tempo sul giovane. L’ipotesi di reato è di cooperazione in omicidio colposo: dal Pronto soccorso a Neurologia, da Anestesia e Rianimazione a Cardiologia, da Chirurgia vascolare a Radiodiagnostica fino a Urologia.

Nella notte tra il 21 e il 22 settembre, Leonardo era arrivato in ospedale a bordo di un’ambulanza: la sua famiglia aveva chiesto un intervento del 118 quando il giovane, a causa di forti dolori addominali, aveva perso conoscenza a casa. Giunto al SS. Annunziata è stato ricoverato in Neurologia: i familiari sono stati rassicurati e sono tornati a casa. Alle 4.30 del mattino, però, i genitori erano stati chiamati dal medico: Leonardo non stava bene e dovevano tornare in ospedale. Il giovane aveva avuto un arresto cardiaco ed era stato intubato: poi mentre lo sottoponevano a una tac avrebbe avuto un secondo arresto e i medici avevano accertato anche un’emorragia di cui, secondo la denuncia dei familiari, non era stata accertata la causa. Alle 6 è infine giunta la triste notizia della sua morte. Ma dalla denuncia è emerso anche che già nelle scorse settimane il 19enne era entrato in ospedale: il 30 agosto e il 17 settembre, cinque giorni prima della sua morte, era stato portato dai familiari al pronto soccorso sempre per dolori addominali, ma era stato dimesso ed era tornato a casa. Come sempre, in questi casi, si tratta di un atto dovuto: dopo la denuncia dei familiari, rappresentati dall’avvocato Daniele D’elia, il magistrato ha infatti disposto l’esecuzione dell’autopsia: il consulente del pubblico ministero, il medico legale Antonio De Donno, dovrà accertare le cause del decesso del giovane e poi formulare la sua valutazione sulle cure e gli esami a cui Leonardo è stato sottoposto e individuare se ci sono eventuali responsabilità penali. L’incarico al professor De Donno sarà affidato il 29 settembre prossimo: subito dopo il medico eseguirà l’autopsia e allora il corpo di Leonardo sarà restituito alla sua famiglia per il funerale e l’ultimo saluto.

Sulla pagina Facebook di Leonardo, intanto, è proseguita la triste processione degli amici che hanno voluto lasciare un pensiero: «Leone dal cuore d’oro! Sarai sempre nella mia memoria e nel mio cuore – ha scritto Davide Boccuni – sono vicino a tutti voi, da Firenze. Un giorno ci ritroveremo e staremo sempre insieme, in viaggio per sempre... Ora sei in tutte le cose belle di questo mondo. Con la tua bontà farai sfigurare anche gli angeli: sei nel mio cuore per sempre».

Privacy Policy Cookie Policy