Il caso
Migranti: in 65 sbarcati ieri sera a Taranto da Geo Barents
Msf, 'molte donne ci hanno detto di aver perso i figli in mare'
TARANTO - Sono sbarcati ieri sera al porto di Taranto i 65 migranti che sono stati soccorsi dalla nave di Medici senza frontiere 'Geo Barents' dopo il naufragio del gommone a bordo del quale si trovavano lunedì scorso nel Mediterraneo Centrale. A quanto si apprende «sono molto provati». I dispersi sarebbero complessivamente 30. Medici senza frontiere riferisce che «alcune donne a bordo ci hanno detto di aver perso i figli in mare».
Una donna incinta è morta a bordo poco dopo essere stata soccorsa e il suo corpo è rimasto sulla nave fino a ieri sera. Sei persone erano state precedentemente evacuate, tra cui una mamma e la sua bimba a Malta.
Tre dei migranti sbarcati sono stati trasportati con ambulanze della Croce Rossa all’ospedale SS. Annunziata di Taranti e le loro condizioni non sarebbero gravi. La macchina dell’accoglienza è coordinata dalla Prefettura. I migranti adulti sono stati accompagnati all’hotspot per le operazioni di identificazione e smistamento verso altre destinazioni. Alcuni nuclei familiari, con bambini in tenera età, sono stati trasferiti in bus nelle strutture di accoglienza di Bari e Potenza.
La donna morta a bordo della Gea Barents aveva 29 anni ed era incinta. Era originaria del Camerun. A quanto si apprende tra i 30 dispersi ci sono cinque donne e otto bambini, tre dei quali sono neonati. Quattro donne hanno perso un bimbo e un’altra donna entrambi i suoi due figli.