In Puglia e Basilicata
Città
25 Maggio 2022
Fabio Venere
Ce la faranno due importanti bandi di gara ad essere pubblicati dal Comune di Taranto prima dell’elezione del sindaco? E, quindi, prima del 12 giugno? Forse. Ma c’è il rischio, che per un motivo o per l’altro, se ne parli dopo il voto. Il riferimento è a due progetti piuttosto rilevanti dal punto di vista economico e che riguardano due settori - chiave della città (ambiente e sport). Il primo, in particolare, è relativo all’intervento per realizzare una foresta urbana al quartiere Tamburi (a disposizione 8 milioni di euro); il secondo, invece, riguarda la riqualificazione del centro sportivo «Magna Grecia» (importo base di partenza, 4 milioni). Nel primo caso, da quel che risulta alla Gazzetta, non è stata ancora completata la composizione della commissione che dovrà valutare le sette offerte pervenute (uno sarà un esterno, ovvero un agronomo, gli altri due interni all’Amministrazione). Nel secondo progetto, invece, manca all’appello proprio il bando per l’avvio dei lavori di recupero e riqualificazione del centro sportivo «Magna Grecia». L’atto amministrativo, peraltro, è la diretta e immediata conseguenza del via libera da parte della commissione di gara (avvenuto lo scorso febbraio) di una proposta privata formulata da un’associazione temporanea di imprese nel solco normativo tracciato dal progetto di finanza (project financing in inglese). Che, in estrema sintesi, consente a quegli operatori privati che si facciano carico totalmente di realizzare delle opere pubbliche di ottenere, quale contropartita, lo sfruttamento dei proventi derivanti dalla gestione del bene stesso.
Per la cronaca, il raggruppamento di società che ha avanzato la sua proposta (o per dirlo in gergo lo studio di fattibilità tecnica - economica) è composto dalle seguenti società: Domus srl di Taranto (mandataria); Bardia Walter srl sempre di Taranto; Euro Klima Impianti srl di Acquaviva delle Fonti in provincia di Bari e dalla società Prisma Taranto Volley che, peraltro, milita nel campionato di serie A/1 di pallavolo maschile.
Il progetto depositato negli uffici tecnici comunali prevede un intervento di 4 milioni 100mila euro che raggiungono poi la cifra di 4,8 milioni includendo gli oneri per la sicurezza. La durata della gestione, da quel che si apprende, oscilla tra 15 e 20 anni. In linea teorica, non è scontato che l’aggiudicazione dei lavori (e soprattutto la gestione) vadano al raggruppamento temporaneo di imprese che ha avanzato la propria candidatura. In effetti, il bando sarà aperto a tutti, ma il soggetto proponente in sede di valutazione finale potrà esercitare una sorta di diritto di prelazione che lo fa partire rispetto agli altri, di fatto, in vantaggio.
Sin qui, le norme e le procedure amministrative. La cronaca, invece, spinge a guardare la struttura di via Zara angolo via Alto Adige dall’esterno del suo malridotto recinto e, così facendo, si vede un luogo abbandonato. Che, evidentemente, non può rinviare ancora l’appuntamento con il suo graduale, ma totale recupero.
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