I progetti
Taranto, il Comune pronto a cambiare la città coi fondi del Pnrr
Nell'agenda Villa Peripato, scuole, alloggi popolari e raccolta differenziata
TARANTO - La carta del Pnrr per cambiare la città. Gli uffici tecnici del Comune di Taranto, nelle settimane scorse, hanno predisposto i progetti per accedere ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. E le proposte, per ora, presentate per partecipare ai bandi ministeriali riguardano i beni culturali - paesaggistici (la Villa Peripato), il patrimonio (alloggi popolari di Paolo VI e Città Vecchia), l’ambiente (raccolta differenziata) e l’edilizia scolastica.
In particolare, il Municipio candida l’intervento denominato «Rifunzionalizzazione, recupero e restauro conservativo della Villa Peripato» per 2 milioni di euro partecipando così al bando del ministero della Cultura. Per dirla tutta, verso la fine dello scorso anno, dal ministero della Transizione ecologica era già stato dato il via libera ad un finanziamento per la salvaguardia degli equilibri ambientali dei cosiddetti Giardini del Borgo, ma per gli stessi tecnici del Comune (lo sottolineano nella loro relazione) quei fondi rappresentano la condizione necessaria, ma non sufficiente per riqualificare la Villa. E allora, bisogna rivolgersi al Pnrr. Già, ma per fare cosa? Manutenzione, ripristino e gestione dell’evoluzione di alberi e piante; restauro di componenti architettoniche e monumentali; interventi per garantire l’accessibilità dei disabili, la messa in sicurezza delle aree recintate, cancelli d’ingresso, sistemi di videosorveglianza; interventi di ottimizzazione degli impianti tecnici del giardino (idraulici, di irrigazione, di soccorso e di emergenza, di illuminazione); messa in sicurezza del Giardino e, infine, i soldi serviranno per la promozione e valorizzazione del luogo inclusi i piani di monitoraggio degli interventi.
Il Municipio guarda con interesse ai finanziamenti messi a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) anche per riqualificare alcuni istituti scolastici. In particolare, la direzione Lavori pubblici ha candidato diversi progetti. Tra questi, il riferimento è ai lavori di ristrutturazione, messa in sicurezza e riqualificazione in un polo innovativo per l’infanzia dell’istituto comprensivo «Sciascia - plesso Monaco», ubicato in viale Europa a Talsano.
In agenda, inoltre, ci sono gli interventi di ristrutturazione, messa in sicurezza dell’asilo nido di via Pastore al quartiere Paolo VI oltre alla riqualificazione delle palestre scolastiche degli istituti «San Giovanni Bosco» e «Renato Moro». L’Amministrazione comunale, inoltre, vorrebbe anche riqualificare l’istituto comprensivo "R. Frascolla" con la demolizione e ricostruzione delle strutture esistenti. È prevista, del resto, anche la ristrutturazione dei locali adibiti a mensa scolastica dell’istituto comprensivo «Pirandello - plesso “Falcone».
Una parte delle richieste di fondi Pnrr avanzate dal Comune di Taranto è legata proprio alla valorizzazione e riqualificazione di alcuni immobili. E, tra questi, in particolare di quelli confiscati alla criminalità organizzata da riutilizzare a fini sociali. In questo contesto, dunque, il Municipio richiede le risorse finanziarie per avviare un profondo restyling dei seguenti immobili: via Federico II a Lama, edificio n. 2: via Crispi n. 56; viale Liguria n. 44 (naturalmente non si tratta degli interi edifici, ma di parte di essi).
Nei mesi scorsi c’era già stato un primo «semaforo verde» acceso dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile (Mims) per due progetti del Municipio candidati a far ricorso a fondi del Pnrr. Il riferimento è alla riconfigurazione degli spazi pubblici aperti al quartiere Paolo VI. in piazza della Liberazione per un importo di 4,4 milioni di euro, ma anche alla riqualificazione dell’area ricompresa tra via 4 Novembre, viale 2 Giugno e viale della Repubblica. In questa zona, infatti, verrebbero realizzati orti urbani, spazio serra e un parcheggio attrezzato per un importo vicino ad 1,3 milioni di euro. Sempre per quel che riguarda il quartiere Paolo VI, ma in questo caso per potenziare l'accessibilità materiale e immateriale al rione è previsto l’adeguamento della viabilità (via 4 Novembre e viale 2 Giugno) e la realizzazione di un itinerario ciclo-pedonale di interesse naturalistico verso il Mar Piccolo e il fiume Galeso (1,4 milioni). Il Comune punta anche a riqualificare il piazzale antistante edificio Erp (72 alloggi) sito in viale 2 Giugno (774mila euro), ma anche a recuperare e ad allestire l'ex mercato coperto ubicato in viale della Repubblica al quartiere Paolo per un importo di 3 milioni di euro. Le risorse del Pnrr, in realtà, serviranno anche per la riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica (98 alloggi complessivamente) per un importo che supera i 4 milioni. E, inoltre, ci sarà un restyling per il piazzale della Liberazione (1,1 milioni).
Riepilogando, il ministero delle Infrastrutture aveva ammesso a finanziamento anche un’altra proposta presentata dall’Amministrazione comunale nella scorsa estate (giunta Melucci, assessore all’Urbanistica Occhinegro, dirigente Netti) il riferimento è al Pinqua (acronimo che sta per Programma innovativo qualità dell’abitare) che, oltre a riguardare Paolo VI con gli interventi già sintetizzati, si riferisce alla Città Vecchia (riapertura vico Calò). Il tutto, per un importo complessivo di 30 milioni di euro (15 milioni ciascuno).
E, infine, tra i progetti a cui sinora il Comune di Taranto si è candidato c’è quello denominato “Forniture strutture intelligenti” che dovrebbe dare una spinta alla raccolta differenziata dei rifiuti. In particolare, è prevista l’installazione di quattro isole intelligenti con otto moduli con sistema videosorveglianza e accesso con card - tessera sanitaria oltre alla fornitura di 210 cassonetti cosiddetti intelligenti da 2700 litri. Lo scopo è quello di permettere il conferimento dei rifiuti alle utenze di tutta la città, come alternativa alla raccolta porta a porta. La presenza di queste strutture, infatti, rappresenta un’ulteriore possibilità di conferimento da parte di chi, per motivi vari, è impossibilitato a conferire i rifiuti nei giorni e negli orari previsti per la raccolta porta a porta. L’obiettivo della fornitura dei cassonetti intelligenti, invece, è quello di aggiungere un ulteriore cassonetto all’attuale set di 4 cassonetti, per la raccolta della carta e cartone. In questo modo è possibile effettuare la raccolta della carta e quella di plastica e metalli. Le isole intelligenti saranno posizionate su aree pubbliche, accanto alle batterie di contenitori già previste. In particolare, il progetto prevede la realizzazione di lavori per la realizzazione di un centro comunale di raccolta nelle seguente zone: viale 2 giugno (Paolo VI); a Talsano e in via Cesare Battisti. Il tutto, cassonetti compresi, per un importo superiore a 3,5 milioni di euro.