Primo Maggio
Sud Sound System, concerto-simbolo all'Ilva
In collegamento con il concertone dalla Capitale
Taranto - «Quista è casa mia, terra mia lu salentu no nù sse tocca… Maledetti ddhri pacci e ddhri ignoranti ca nvelenanu la terra mia… ». Davanti ai cancelli dell’ex Ilva, i Sud Sound System hanno cantato la difesa di Taranto dai soprusi industriali. Eì stata un’esibizione-simbolo della band icona del Sud da trent’anni in diretta nazionale per il Concerto dell’1 maggio promosso da Cgil, Cisl e Uil, collegato non dalla classica piazza San Giovanni ma dalla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Da questo palcoscenico si diramano i collegamenti con vari luoghi d’Italia, tra cui Taranto, dove alle 17.45 si è tenuta davanti all’acciaieria più grande (e più inquinante) d’Europa, la mini esibizione dei Sud Sound System assieme all’altra formazione co-salentina degli Après La Classe. Fernando Blasi, alias Nandu Popu, ha spiegato alla «Gazzetta» come il pezzo Casa mia «sia nato oltre un decennio fa proprio ispirato alla questione ambientale, quando battagliare attraverso l’arte per i diritti alla salute e al lavoro faceva vergognare. Adesso quelli che allora sembravano dei luoghi comuni gridati da un extraterrestre, sono stati abbattuti e adesso - spiega il leader dei SSS - la discussione sulla giustizia ambientale ha fatto enormi passi avanti. Chi lavora all’ex Ilva, adesso, vuol certo mantenere il suo posto di lavoro, ma con un’altra prospettiva, ovvero quella di bonificare il suo territorio per vederlo prosperare con una migliore qualità della vita».
La prima volta che i Sud Sound System salirono sul palco del Concertone di Roma fu nel 1997, «quando sentimmo tremare la terra sotto ai nostri piedi dall’intonazione del brano Le Radici ca tieni. Quella fu l’attestazione di come non esiste un Sud perimetrato dentro i suoi confini, ma che invece il Sud fa parte di un’Italia intera, dove le divisioni sono solo figlie del capitalismo sfruttatore» dice Nandu Popu, che aggiunge: «Nelle nostre partecipazioni ne abbiamo visto di tutti i
colori e quest'anno ci fa piacere vedere il nostro nome insieme a quello di Noel Gallagher. Va detto che negli anni, ci siamo anche immersi, per nostra volontà, nel Primo Maggio di altre realtà, penso a Catania e Taranto sempre davanti a 30, 40mila persone. Il Primo Maggio è un momento in cui la gente capisce cosa è un live e, ripeto, per tanti c'è la magia di fare la valigia magari per il primo viaggio musicale della propria vita».