controlli guardia costiera
Taranto, pesca illegale di «bianchetto»: sequestrati 600 chili di novellame
Due pescatori nei guai. A Mottola, inoltre, il titolare di una pescheria è stato sanzionato per per la violazione delle norme relative all’etichettatura dei prodotti ittici
TARANTO - Anche in zona rossa non si ferma l’attività di contrasto alla pesca illegale sia via terra sia via mare. La scorsa notte la Guardia Costiera di Taranto ha intercettato un furgone nei pressi della stazione ferroviaria e diretto in Calabria. All’interno del mezzo i militari hanno rinvenuto ben 93 cassette contenenti complessivamente 560 kg di novellame di sarda, comunemente denominato “bianchetto” o “faloppa”, specie ittica la cui pesca è vietata dall’ordinamento giuridico, in quanto particolarmente dannosa per l’ecosistema marino.
Il prodotto ittico illegale, quindi, è stato immediatamente sequestrato e rigettato in mare in quanto ancora vivo. Una sanzione amministrativa di 25mila euro è stata elevata nei confronti del trasgressore e conducente del veicolo.
Analogo sequestro è stato compiuto anche il giorno prima quando è stata fermata un'autovettura che trasportava 24 kg di novellame di sarda. Il personale della Guardia Costiera anche in quella circostanza ha elevato una sanzione amministrativa di 1.500 euro nei confronti del soggetto, procedendo al sequestro ed al rigetto in mare del prodotto ittico illecito.
Nella stessa giornata i militari, in collaborazione con personale del Commissariato Borgo e con personale dell’Asl Taranto, hanno elevato una sanzione di 1.500 euro nei confronti del titolare di una pescheria di Mottola per la violazione delle norme relative all’etichettatura dei prodotti ittici, disponendo contestualmente la chiusura della stessa pescheria per la mancanza dei requisiti di igiene.