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Eolico, da Taranto la conquista cinese del mercato europeo

marisa ingrosso

Il presidente dell’Autorità portuale, Prete: «L'’impianto da 30MW è in Mar grande, di fronte al molo Terminal Container in linea d’aria»

TARANTO - L’eolico di Pechino sbarca a Taranto, per conquistare l’Europa.
La MingYang Smart Energy (il più grande produttore di turbine eoliche della Cina) ha vinto la sua prima commessa nel Vecchio Continente, fornirà le pale per l’impianto da 30MW in costruzione al largo della città portuale pugliese.

La società, che sul suo sito (www.myse.com) vanta di essere al 40esimo posto nella classifica mondiale delle 500 imprese del pianeta per le energie alternative e al primo posto per gli impianti offshore, ha firmato il contratto con la Renexia SpA, azienda che, dal 2011, ha inglobato il ramo di attività “energie rinnovabili” della Toto SpA (erede della storica Toto Costruzioni Generali, grande realtà nazionale nota al grande pubblico per aver fondato la compagnia AirOne, rompendo il monopolio di Alitalia per poi finirci inglobata).

L’accordo con lo sviluppatore del progetto, Renexia – spiega la rivista specializzata ReNews.biz - include un contratto di servizio O&M (esercizio e manutenzione; ndr) della durata di 25 anni e le prime consegne dovrebbero iniziare questa estate.
Come si diceva, la partnership tarantina è vista dai cinesi come «testa di ponte» per andare alla conquista dell’Europa intera. Tanto che, riporta ReNews.biz, lo stesso colosso ha affermato: «Questo progetto è una pietra miliare per MingYang per entrare nel mercato eolico offshore europeo, e sarà eseguito dal Ming Yang European Business & Engineering Center di Amburgo». «Questo ordine sottolinea ancora una volta l’elevata efficienza di generazione di energia della turbina a trazione ibrida, consentendo al cliente di sviluppare un parco eolico offshore con una bassa velocità del vento e di garantire il massimo valore per il business case di Renexia», ha aggiunto MingYang. La fine dei lavori, a Taranto, è prevista entro quest’anno.

IL PARCO EOLICO - A prescindere dalle ciclopiche geo-strategie cinesi (MingYang dichiara un fatturato annuo di 100 miliardi di Yuan cioè, al tasso di ieri, pari a 12.857.861.510 euro), questo investimento parte da lontano. Il decreto VIA del ministro dell’Ambiente risale a quasi 10 anni fa (n. 391/2012). Poi ci sono stati una serie di intoppi. È stato anche necessario cambiare le turbine che, inizialmente, avrebbero dovuto essere fornite dall’impresa tedesca Senvion.

Oggi, però, i problemi paiono superati. Spiega il professor Sergio Prete, da poco riconfermato presidente dell’Autorità Portuale di Taranto: «L’impianto è in Mar Grande, in mare aperto, di fronte al molo Terminal Container in linea d’aria. È fuori dalla competenza territoriale, non è in ambito della circoscrizione dell’Autorità di sistema e non abbiamo gestito la procedura di autorizzazione, però abbiamo partecipato alla conferenza dei servizi. Era il ministero dell’Ambiente che ha istruito la procedura autorizzativa».
Ma non impatterà sulla navigazione?

«È stata fatta una simulazione con la Capitaneria di porto e i Servizi tecnico nautici e, quindi, è esclusa ogni interferenza. Quattro o cinque pale saranno al di là del molo polisettoriale, nella parte dove non si ormeggia e non transitano navi. E le altre saranno a ridosso della diga foranea e, quindi, altra zona interclusa alla navigazione. In tutto saranno, credo, dieci pale. L’unica cosa che ci coinvolge è che loro useranno parti portuali per l’assemblaggio dei pezzi, per il resto è tutto fuori dall’ambito portuale».
I dettagli li fornisce il Gruppo Toto sul proprio sito (https://totoholding.it). Nella sezione «progetti» si legge che la centrale eolica offshore sorgerà nella «rada esterna del Porto di Taranto» e garantirà una produzione totale di 55.600 MWh/Anno. «Beleolico s.r.l. – ricostruisce Toto Holding - è una società di progetto che detiene i diritti, i permessi, le approvazioni ed il nulla osta per la costruzione e la gestione di un impianto eolico da realizzarsi nella rada esterna del porto di Taranto (TA). Il parco eolico sarà il primo Offshore costruito nel Mar Mediterraneo e sorgerà su uno specchio acqueo di circa 131.000 mq ed un’area demaniale marittima di 455 mq, concesse per 30 anni dalla Capitaneria di Porto di Taranto e consegnate alla società ad aprile 2019».

«Il 20 agosto 2016 Beleolico è risultato, nelle graduatorie pubblicate dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), per la partecipazione all’asta relativa al Decreto Ministeriale FER del 23 Giugno 2016, in posizione utile tale da ottenere una tariffa incentivante pari a 161,7 €/MWh. La società – continua Toto Holding - ha diritto ad ulteriori 40,0 €/MWh dovuti al fatto che trattasi di impianto Offshore che realizzerà l’opera di rete in proprio. Pertanto, la tariffa totale ammonterà a 201,7 €/MWh».

«L’impianto - conclude - attualmente in fase di costruzione, sarà composto da 10 turbine per una potenza complessiva di circa 30 MW ed una conseguente produzione stimata di 55.600 MWh/anno, pari al fabbisogno energetico di 18.500 famiglie. L’appaltatore EPC è Renexia Services s.r.l.», società controllata interamente da Renexia SpA.

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