Il caso
«In ospedale Taranto rubati oggetti ai morti di Covid», la Asl risponde: «Sono in cassaforte»
Nelle «singole unità operative coinvolte nei percorsi assistenziali di presa in carico sono custoditi e repertati numerosi piccoli oggetti di valore ed altri effetti personali»
Dopo gli «episodi di smarrimento e/o sottrazioni di effetti personali» denunciati anche da parenti di pazienti Covid, alcuni dei quali deceduti, negli ospedali Moscati e Santissima Annunziata di Taranto, la direzione generale dell’Asl spiega che nelle «singole unità operative coinvolte nei percorsi assistenziali di presa in carico sono custoditi e repertati numerosi piccoli oggetti di valore ed altri effetti personali». In particolare, «nella cassaforte allocata nel Punto di primo intervento del 118 del presidio ospedaliero San Giuseppe Moscati sono custoditi oggetti preziosi, mentre altri effetti personali quali valigie, telefoni e relativi carica batteria, sono conservati in aree dedicate del reparto».
Una «analoga situazione» è presente «presso il Pronto soccorso del presidio SS. Annunziata e in tutti i reparti della Asl». La direzione generale «intende innanzitutto porgere le scuse agli interessati - viene sottolineato in una nota - per tutte le eventuali disfunzioni comunicative che si sono verificate all’interno del sistema». Era compito, dunque, degli incaricati dei reparti avvisare i pazienti e i loro familiari. Su quanto accaduto, in base alle informazioni fornite dalla stessa Azienda sanitaria locale e dagli autori delle denunce, sta indagando la Polizia.