L'evento
Le Sardine a Lizzano, parla il marito di Paola Clemente: «Mia moglie morta per 26 euro al giorno»
Per parlare di caporalato c'era anche Mattia Santori, leader delle Sardine, oggi nel Tarantino nell’ambito del tour nazionale del movimento
TARANTO - «La busta paga di mia moglie riportava una paga giornaliera di poco più di 50 euro. Lei ne portava a casa appena 26. Le domande che dovremmo porci sono sempre le stesse. Quei soldi mancanti che fine facevano, quale sommerso finanziano?». Sono gli interrogativi che ancora tormentano Stefano Arcuri, marito di Paola Clemente, la bracciante tarantina morta 5 anni fa nelle campagne di Andria mente era al servizio di un caporale. Arcuri ha portato la sua testimonianza questa mattina all’incontro organizzata a Lizzano nell’aia di Tenuta Emera (azienda agricola di filiera etica e di eccellenza anche per la tutela dei vitigni autoctoni), tappa tarantina del tour nazionale delle Sardine «- Selfie + Politica». Con una delegazione di 30 sardine provenienti da tutta Italia e con il leader Mattia Santori c'erano anche gli avvocati che per la Flai Cgil seguono importanti processi in materia di caporalato, con la sindaca di Lizzano, Antonietta D’Oria e alcuni braccianti, che hanno deciso coraggiosamente di raccontare le loro storie, accanto a imprenditori che hanno realizzato realtà di successo seguendo la duplice direttrice della sostenibilità e del lavoro etico. "Mentre tutti parlano - ha detto Mattia Santori - noi oggi siamo orecchie e pensiamo che ascoltare sia il primo gradino della consapevolezza politica che abbiamo il dovere di riacquisire tutti».
«Vogliamo proporre un’unità del campo progressista. Noi portiamo un’esperienza di piazze piene e centinaia di migliaia di persone che chiedono e si riuniscono attorno a una Sardina che dimostra valori molto semplici come l'antifascismo, la voglia di ricominciare, il desiderio di istruire le famiglie». Lo ha detto Mattia Santori, leader delle Sardine, oggi a Lizzano (Taranto) nell’ambito del tour nazionale del movimento. "C'è una campagna elettorale, lo sappiamo benissimo - ha aggiunto - e noi da osservatori captiamo alcune difficoltà del centrosinistra, intanto a trovare un’unità e poi a togliersi di dosso alcune situazioni incancrenite del passato. Quando il cittadino non percepisce la visione, l’umanità e l’empatia, ma percepisce lotte di poteri, nomi e accordi di palazzo, si allontana dalla politica». Santori ritiene «abbastanza assurdo che in un Paese in cui un Governo che sta facendo bene - un Governo, non solo Conte, che fa bene - mischiando, fondendo e trovando la quadra tra diverse sensibilità politiche, non riesce a fare lo stesso sulle Regioni». Quanto alle divisioni del centrosinistra in Puglia, il leader delle Sardine ha sostenuto che «evidentemente ci sono interessi personali all’interno delle Regioni che non sono gli stessi che uniscono la coalizione di Governo. E allora dobbiamo avere il coraggio di spiegare ai cittadini italiani che in Italia la politica non si fa per visioni e programmi, per accordi, persone e alleanze».