Le vie del commercio

Da luglio a Taranto riparte il porto. Tornano le portacontainer con 2 approdi settimanali

Mimmo Mazza

La ripresa del traffico container rappresenta uno dei punti qualificanti del Piano operativo triennale 2020-2022 del Porto di Taranto

TARANTO - Tornano le portacontainer a Taranto. A partire dal 10 luglio le navi di Cma Cgm, società partner del terminalista Ylport, scaleranno il porto italiano nell’ambito del servizio Turmed. La rotta collega la Turchia e la Tunisia attraverso l’hub di Malta del gruppo. Ora il servizio, con la toccata a Taranto, potrà collegare l’Italia e la Turchia in soli tre giorni. I treni quotidiani in partenza dallo scalo pugliese, spiega una nota di Cma Cgm, garantiranno la penetrazione nei mercati dell’Italia centrale e del Nord. La compagnia francese cita in particolare gli hub di Milano, Piacenza, Bologna, Jesi e Marcianise. Cma Cgm schiererà navi da 1.100 teu.

«Sarà il primo approdo e le toccate settimanali a Taranto saranno due lungo l’itinerario che coinvolge oltre all’Italia, anche Turchia, Malta e Tunisia, itinerario gestito da Yilport e da Cma Cga nella quale Yilport stessa ha una partecipazione. Pur non essendo una grande nave - spiega il presidente dell’Autorita di sistema portuale del Mar Ionio, porto di Taranto, Sergio Prete - il servizio che si attiva dal 9 luglio è comunque importante per due motivi. In primo luogo perché il terminal container del porto di Taranto torna ad essere operativo dopo una lunga stasi. Secondo, perché pur essendo questo feeder intra-Mediterraneo, fa comunque scalo a Malta consentendo così di agganciare una serie di collegamenti internazionali». «In sostanza, chi userà questo feeder, sa già che a Malta, scalata dalla nave sia all’andata che al ritorno, può prendere diverse rotte internazionali» chiarisce il presidente dell’Autority.

La ripresa del traffico container rappresenta uno dei punti qualificanti del Piano operativo triennale 2020-2022 del Porto di Taranto che sarà presentato, per la prima volta online, oggi a partire dalle ore 15. Per ciascun obiettivo strategico incluso nel Pot, interverranno ospiti istituzionali e non, con l’obiettivo di aprire una finestra di approfondimento sulle principali novità in essere nel Porto di Taranto e fornire un focus sugli scenari portuali del prossimo triennio. Il programma prevede alle 15 la relazione di Fulvio Lino Di Blasio, Segretario Generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio e a seguire i saluti di Mario Turco, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’introduzione sul Pot sarà al centro della relazione di Sergio Prete, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio.

I lavori, moderati da Silvia Coppolino, Responsabile Affari Generali e Internazionali/ Promozione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, proseguiranno con la relazione di Alessandro Panaro, Head of Maritime & Energy Dept. di SRM – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, sul tema «Analisi di scenario: le strategie di sviluppo del Porto di Taranto per il triennio 2020-2022 attraverso l’analisi del contesto globale, nazionale e locale. Verso un modello di Porto 6.0. Seguirà un dibattito con gli interventi del sindaco Rinaldo Melucci sul tema «Il rapporto porto-città: quale governance per Taranto città portuale sostenibile del Mediterraneo», di Enrico Resmini, AD e Direttore Generale CDP Venture Capital SGR – Fondo Nazionale Innovazione su «Il porto come driver di sviluppo e innovazione», dell’assessore regionale Mino Borraccin su «Zes e Zfd: il Porto di Taranto come polo di attrazione e sviluppo» mentre Antonio Nisio, Organismo Indipendente di Valutazione dell’AdSPMI si occuperà di «Nuove dinamiche di policy making per accrescere il valore dell’accountability istituzionale». 

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