spazi verdi

Taranto, al rione Tamburi tutto pronto per la Foresta Urbana

Fabio Venere

Le aree verdi che attraverseranno il rione saranno due. Quella Nord, la più grande, si realizzerà

«La Foresta urbana si farà». Lo conferma, intervistato dalla Gazzetta, l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Taranto, Ubaldo Occhinegro. Che così replica alle dichiarazioni rilasciate al nostro giornale dal sottosegretario alla Programmazione economica, Mario Turco.

Assessore, allora non c’è alcun rischio?
«Allora, facciamo chiarezza. Le foreste urbane sono due (Nord e Sud). Quella indicata come “Nord” è la più importante, considerato che l’importo del finanziamento sfiora i 7 milioni di euro. Inoltre, il progetto esecutivo è in fase di consegna da parte dello studio Land che, peraltro, è tra i più importanti del mondo ed è guidato dall’architetto tedesco Andreas Kipar. Si tratta di una lunga striscia di terra che confina con il cimitero San Brunone e lambisce le case parcheggio. Poi c’è quella “Sud” che è decisamente minore visto che l’importo del progetto è di 480mila euro».

Cos’è accaduto, dunque, nei vostri rapporti con il Governo?
«Nulla. Anzi, è stato avviato un percorso positivo. Spero solo che proceda in maniera ancora più proficua. Ora, un passo indietro. Durante le ultime riunioni con il sottosegretario Turco, infatti, abbiamo analizzato tutte le schede presenti. E siamo stati proprio noi del Comune di Taranto ad affrontare la questione relativa al progetto di delocalizzazione delle case parcheggio. Che pure, peraltro, è in una fase di progettazione con Arca Jonica e, di recente, la giunta ha approvato l’addendum richiesti dal ministero delle Infrastrutture per realizzare 28 alloggi con fondi comunali. Si tratta di una situazione complessa da una serie di punti di vista, questo è innegabile. Ma, ripeto, siamo stati noi, sono stato io in particolare con i tecnici della direzione Lavori pubblici e il sostegno del sindaco, a porre la questione.

Del resto bisognerà, in qualche modo, trasferire quei residenti in nuove abitazioni sicuramente più belle rispetto a quelle in cui vivono da circa cincinquant’anni. Sia chiaro, quello della demolizione delle case parcheggio rimane un obiettivo importante per l’Amministrazione Melucci visto che è impegnata a debellare un cancro (urbanistico, edilizio e sociale) all’interno del quartiere Tamburi. E lo vorremmo fare diluendo le nuove abitazioni in sette zone delal città. In questo modo, del resto, alleggeriremmo il carico urbanistico del quartiere Tamburi».

Il sottosegretario Turco, però, vi invita a valutare delle alternative e soprattutto a non consumare altro suolo. Magari acquistando le abitazioni da privati oppure ristrutturando parte del patrimonio immobiliare comunale. Che ne pensa?
«Ma noi non vogliamo consumare suolo! E poi abbiamo già concluso una selezione del nostro patrimonio, ma l’ipotesi di far ricorso ai nostri immobili mi sembra piuttosto remota. Sono tanti, infatti, gli alloggi da dover sistemare e il Comune non ce li ha. Per il resto, ripeto, siamo aperti a qualsiasi soluzione. Piuttosto attendiamo dal Governo che ci dia delle soluzioni alternative. Se ce le ha.

Mi lasci sottolineare, infine, che il Cis si è sinora concentrato sulla Città Vecchia e sull’ex sede della Banca d’Italia. Ora, però, attendiamo che ci sia la stessa attenzione per tutti i progetti strategici da noi presentati, tra cui - ad esempio - quelli per evitare gli allagamenti del quartiere Salinella».

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