Il flash mob

Le Sardine in Puglia, il debutto il 1 dicembre a Taranto: «Festa aperta»

Redazione online

Appuntamento alle 10 in piazza Immacolata "dove sotto i valori dell'antifascismo, dell'antisovranismo, dell'antirazzismo, della cultura della diversità e della politica con la "p" maiuscola, arriveranno da tutta la Puglia"

TARANTO - Il popolo delle Sardine sbarca il 1 dicembre a Taranto: il movimento nato a Bologna, ha scelto come prima tappa del suo debutto pugliese il capoluogo ionico.
«L'appuntamento - si annuncia -  è alle 10 in piazza Immacolata, in pieno centro, dove sotto i valori dell'antifascismo, dell'antisovranismo, dell'antirazzismo, della cultura della diversità e della politica con la "p" maiuscola, arriveranno da tutta la Puglia».

«Siamo in contatto con i due più grandi canali di comunicazione del movimento nato spontaneamente anche nella nostra regione - spiegano gli organizzatori del flash mob tarantino - e quello che ci ha incoraggiato sono state le parole di Mattia Santori, che domenica sarà con noi, ma anche le attenzioni e il soccorso arrivato dai volontari dell'arcipelago delle "Sardine" e di "Sardine" di Puglia».

Le "Sardine" di Taranto chiedono «dignità - si sottolinea - e aspettano tutti coloro che si riconoscono in quei valori, in piazza e a braccia aperte". "Un messaggio - aggiungono i promotori dell'evento - che hanno ben compreso da tutta la Puglia, che viene a Taranto domenica come anticorpi e piastrine su una ferita aperta. Noi li aspettiamo a braccia aperte per ricominciare a discutere di unità, coesione, responsabilità, proprio dove ce n'è più bisogno».

«Qui si tratta - sostengono ancora le "Sardine" di Taranto - di rivendicare rispetto perchè se sei strategico per la Nazione quando produci un punto e mezzo di pil, dovresti esserlo anche quando il tuo diritto alla cura viene messo a dura prova, come nel nostro caso, da politiche inadeguate o da provvedimenti come l'autonomia differenziata che la Lega propone. Siamo a Taranto - concludono - per unire e riconoscerci su valori come dialogo e rispetto reciproco, perchè forse è proprio qui che si misura l'unità del Paese e la maturità che la politica deve tornare ad avere. Domenica in piazza Immacolata non ci saranno palchi o bandiere, ma solo musica e le voci di alcuni ragazzi che vogliono un futuro».

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