I soccorsi
Taranto, arrivata l'Alan Kurdi: sbarcati 88 migranti. «I libici hanno sparato» E il Papa ringrazia San Severo
In porto il mare è grosso e c'è molto vento. A quanto si apprende a bordo ci sono nove minori non accompagnati.
La Alan Kurdi è arrivata al porto di Taranto per lo sbarco degli 88 migranti (tra cui 5 minori non accompagnati e una sola donna) tratti in salvo nei giorni scorsi. Alle operazioni di soccorso, coordinate dalla prefettura di Taranto, partecipano Comune, Asl, forze di polizia, Marina militare, Autorità marittima e portuale, Guardia Costiera, 118, Croce Rossa Italiana e volontari. Un migrante, appena sceso dalla nave, si è inginocchiato e ha baciato il suolo.
Alcuni migranti hanno sorrido e abbracciato i membri dell’equipaggio della Alan Kurdi. Tre di loro sono stati trasportati in ospedale per accertamenti. Si tratta di tre uomini: il primo per una bronchite acuta; il secondo per sospetta broncopolmonite; e il terzo per un dolore toracico acuto. Gli altri 85 migranti sbarcati sono in buone condizioni di salute.
Dopo aver ricevuto i primi soccorsi, tra cui «coperte, vestiti e generi di prima necessità», i migranti saranno trasferiti all’hotspot per le procedure di identificazione. Secondo quanto reso noto dal Viminale riguardo alla procedura di ricollocazione dei migranti presenti sulla nave, Germania e Francia ne accoglieranno 60, il Portogallo 5 e l’Irlanda 2. Ne resteranno in Italia 21.
UN MEDICO: ERANO STREMATI - Un medico di bordo, intervistata da Rai News 24 ha detto che «I passeggeri erano stremati, soffrivano il mal di mare dovuto dalle difficili condizioni meteo marine nell’ultima settimana. Inoltre c'erano le conseguenze delle ferite di arma da fuoco e delle torture subite nei campi di detenzione in Libia». Si tratta di migranti provenienti, ha detto il medico, da «Nigeria, Gambia, Guinea, Camerun, Senegal».
La Alan Kurdi ha soccorso sabato scorso i migranti durante un intervento contrastato - ha denunciato Sea Eye - dalla guardia costiera libica che avrebbe usato anche le armi. Parlando con RaiNews24, il capo dell’equipaggio della Alan Kurdi ha sottolineato che «il momento più difficile è stato proprio quando abbiamo recuperato i migranti e la nave è stata circondata da persone armate che ci hanno minacciati».
«Le operazioni di sbarco si sono concluse in circa un’ora. I migranti fortunatamente stanno tutti bene». Lo comunica all’ANSA l’assessore al Welfare del Comune di Taranto, Gabriella Ficocelli, dopo lo sbarco di 88 migranti dalla Alan Kurdi nel porto jonico. «I migranti - spiega l’assessore - ora verranno accolti in hotspot dove hanno già fatto l’identificazione. Riceveranno adesso un kit per la doccia, e abbigliamento anche intimo per potersi cambiare. Avranno assistenza sanitaria ma non ci sono particolari esigenze: sono solo stanchi e provati dal viaggio».
Questo è il secondo sbarco al porto di Taranto dopo quello del 16 ottobre quando a bordo della Ocean Viking arrivarono 176 migranti.
E PAPA FRANCESCO RINGRAZIA SAN SEVERO - Il Papa ha rivolto pubblicamente un «sentito ringraziamento» al Comune e alla Diocesi di San Severo in Puglia per l’intesa che «permetterà ai braccianti dei cosiddetti 'ghetti della Capitanata», nel Foggiano, di ottenere una domiciliazione presso le parrocchie e l'iscrizione all’anagrafe comunale. La possibilità di avere i documenti d’identità e di residenza offrirà loro - ha sottolineato il Papa - nuova dignità e consentirà di uscire da una condizione di irregolarità e sfruttamento».
SASSO (LEGA): GOVERNO FAVORISCE INVASIONE
I 170 migranti sbarcati a Taranto dalla Ocean Viking» a metà ottobre «non sono stati ancora ricollocati: non sono più a Taranto ma sono ospitati nel Cara di Bari-Palese, questo stando a una informazione ufficiosa di un funzionario della prefettura che adesso verificherò». Lo ha detto il parlamentare pugliese della Lega, Rossano Sasso, che questa mattina ha assistito alle operazioni di sbarco degli 88 migranti dalla Alan Kurdi nel porto di Taranto, per «ribadire il no della Lega a una immigrazione senza regole».
«L'ennesimo sbarco in terra di Puglia», ha detto Sasso evidenziando di non aver visto «scendere né donne né bambini» ma "circa 80 immigrati uomini, tutti giovani, nessuno di questi in stato di denutrizione». «Cercherò di capire - ha aggiunto - se provengono da zone di guerra e se otterranno lo status di rifugiato o meno».
«Questo governo - per Sasso - oltre ad aver riaperto i porti, ha consentito nuovamente, attraverso una immigrazione senza regole, una vera e propria invasione. E non è vero quello che dice il ministro dell’Interno Lamorgese, che non ci sarebbe nessuna invasione. Perché già il fatto di aver decongestionato i porti siciliani, e aver dirottato per due volte in 15 giorni gli sbarchi in Puglia, vuol dire che lì sono pieni e quindi c'è un numero eccessivo di immigrati».
«Questo governo - ha concluso Sasso - ora si appresta a demolire quanto avevamo votato noi e anche i grillini, cioè i decreti sicurezza. E’ un governo che sta rifocillando i professionisti dell’accoglienza. Con Salvini l’Italia aveva rialzato la testa in Italia e in Europa. Con il Conte bis, la Boldrini, Renzi e Zingaretti, l’Italia torna ad eseguire col capo basso tutto ciò che l’Ue gli impone».
IL GRAZIE AL PAPA DEL MINISTRO BELLANOVA - «Le parole di Papa Francesco sono un segnale di attenzione prezioso. Giusto sottolineare il gesto della comunità di San Severo, che ricorda ancora una volta che l'Italia ha l’accoglienza tra i suoi valori irrinunciabili. Il Governo è pienamente impegnato nella lotta ai caporali, per dare tutela ai diritti delle persone e per difendere migliaia di imprese agricole oneste». Così in una nota la ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova.
«Insieme alle ministre Catalfo e Lamorgese - ha aggiunto Bellanova - stiamo lavorando al Piano di prevenzione e contrasto al caporalato in agricoltura. Ne abbiamo condiviso le prime dieci azioni prioritarie con organizzazioni agricole e parti sociali, siamo pronti a renderlo operativo già dalle prossime settimane».