Il caso
ArcelorMittal, Usb proclama sciopero: «ci sono microchip nelle tute»
Sindaco annuncia denunce. Azienda, rispettate norme previste
TARANTO - Il sindacato Usb ha proclamato 24 ore di sciopero per il prossimo 2 settembre, a partire dalle 7, per protestare «contro l’inserimento di microchip nelle nuove tute da lavoro». Secondo l’organizzazione sindacale è «una cosa assolutamente illegale», che «deve essere concordata dalle parti». E, quindi, osserva l’Usb, «non avendo in merito avuto nessuna intesa, oltre a proclamare lo sciopero ci riserviamo di denunciare tutti i responsabili che obbligheranno o metteranno in uso gli indumenti 'chippatI'» e annuncia la «presentazione di una denuncia all’ispettorato del lavoro». L’azienda nelle scorse settimane aveva chiarito che il servizio «consentirà, esclusivamente, la tracciabilità e il ciclo di vita dei dpi (dispositivi di protezione individuale, ndr) nel rispetto di quanto previsto dalle normative vigenti».
I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) di Fim, Fiom e Uilm hanno scritto alla direzione aziendale, al responsabile delle relazioni industriali e al responsabile del reparto Acciaierie dello stabilimento ArcelorMittal di Taranto per segnalare un incidente avvenuto nel reparto Irf (Impianto rottami ferrosi). Un lavoratore del Trs2 (trattamento siviere), mentre «si accingeva a fare la salita più ripida della discarica a bordo di un veicolo industriale Perlini ha notato - ricostruiscono i sindacati - che le ruote anteriori non avevano più aderenza, si è fermato ed è sceso dalla macchina inserendo tutti i sistemi dl frenata per controllare e verificare quale fosse il motivo. A un certo punto ha sentito un forte rumore, come se si spezzasse qualcosa, ed il mezzo ha camminato da solo e si è ribaltato». Gli Rls diffidano "l'azienda a continuare le attività e invitano la stessa ad attivarsi per trovare le soluzioni necessarie per evitare di mettere a rischio la salute dei lavoratori».