Paura per l'enogastronomia
Puglia, vendemmia e olio a rischio a causa del maltempo: «Campi allagati»
L'allarme della Coldiretti e della Cia - Agricoltori Italiani Puglia: «Un disastro. Regione stimi danni campi Taranto». In pericolo anche Negroamaro e Primitivo
«È un disastro: l’ultima ondata di maltempo che ha flagellato la provincia di Taranto ha irreparabilmente compromesso la vendemmia e il raccolto delle olive in diverse zone». E’ il grido d’allarme, in una nota, lanciato da Pietro De Padova, presidente CIA Due Mari (Taranto-Brindisi), che chiede alla Regione di attivarsi subito per la stima dei danni. Cia-Agricoltori Italiani Puglia è già impegnata in una prima ricognizione, nell’assistenza alle aziende e continuerà a monitorare la situazione nelle prossime ore. Bombe d’acqua, grandinate, trombe d’aria si sono abbattute con una violenza inaudita sui campi del Tarantino, lamenta l'organizzazione nel precisare che la zona interessata è ampia e abbraccia indistintamente la parte orientale e occidentale, a macchia di leopardo fino al Salento, con allagamenti sparsi, alberi abbattuti e disagi. Particolarmente colpiti i comuni di Palagianello, Castellaneta, Castellaneta Marina, Avetrana, Massafra, Crispiano, Statte e, nella provincia di Lecce, Leverano. Problemi anche nella città capoluogo.
«Nel giro di 24 ore i nubifragi hanno messo letteralmente KO i vigneti. Il maltempo ha lasciato a terra distese di olive, abbattuto alberi e martoriato l’uva. A preoccupare gli agricoltori sono anche le possibili fitopatie che potrebbero scatenarsi a causa dell’umidità, specie per l’uva da tavola - continua il presidente De Padova - A subire ripercussioni è anche la viabilità, già precaria su strade provinciali e comunali, che complica ulteriormente la vita degli imprenditori agricoli». Per la confederazione agricola «è stata un’estate nera per l’agricoltura in tutta la Puglia».
«Chiediamo alla Regione di attivarsi subito per la delimitazione delle zone colpite e per la stima dei danni, operazioni propedeutiche alla richiesta dello stato di calamità - è l’istanza formulata dal presidente regionale Cia Puglia Raffaele Carrabba - Da tempo ormai sollecitiamo la modifica del decreto legislativo 102/2004, perché l’attuale normativa non consente alle imprese di ricevere un adeguato ristoro dei danni subiti. Il Governo deve prendere una volta per tutte in seria considerazione la nostra proposta di costituire un fondo assicurativo - conclude - per tutelare le aziende agricole dalle calamità e dalle crisi di mercato, in parte coperto dalla fiscalità generale e in parte dai fondi del Psr».
LA COLDIRETTI - Proprio nei giorni in cui è in corso la vendemmia delle uve Negroamaro e Primitivo, e ortaggi e pomodori sono pronti per la raccolta, grandinate improvvise e nubifragi violenti stanno spazzando via le colture nei campi: lo denuncia Coldiretti Puglia che segnala «danni ingenti su uva da tavola, uva da vino e ortaggi» a causa dei temporali che fino a ieri si sono abbattuti in Salento e nel Tarantino.
«A Lecce tra Guagnano, Leverano e Copertino, culla delle uve Negroamaro, la pioggia battente ha allagato i campi in piena raccolta dell’uva da vino», denuncia il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele. «Ormai stiamo perdendo la speranza che una annata agraria possa filare liscia perché i bruschi rovesci mandano in fumo programmazione, raccolta, previsioni. Il clima impazzito degli ultimi giorni sta ulteriormente aggravando un quadro reso complicato dall’andamento climatico dell’inverno scorso e sta mettendo a dura prova le capacità tecniche degli agronomi e i budget delle imprese, in particolare di quelle che fanno della qualità e della sostenibilità delle produzioni la propria filosofia, ma che per questi motivi vedono lievitare in modo sensibile i costi in annate così difficili».
«In provincia di Taranto il maltempo sta imperversando da 10 giorni sulla zona orientale e da ieri anche sulla occidentale - incalza il vicepresidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo - danneggiando gli innesti, i vigneti di uva da tavola, gli ortaggi e le uve Primitivo che saranno certamente ridimensionate nelle quantità, perché in alcune zone circoscritte la situazione è così critica che sarà inutile procedere con la raccolta, ma con un lavoro certosino sui grappoli salvati dalla pioggia, riusciremo a preservare la qualità del prodotto. Gli ortaggi ed in particolare i pomodori sono persi, ma in provincia di Taranto i nostri agricoltori stanno denunciando anche muri divelti, strade allagate e inagibili, pareti di masserie crollate».