Il caso

Ilva, i commissari: «La vendita a Mittal? Non sappiamo se salterà»

Redazione online

«Esito può dipendere da diverse ragioni, ora non sappiamo quali». Arcelor Mittal però si dice ottimista sull'acquisizione

TARANTO - Sulla possibilità che salti la cessione dell’Ilva ad ArcelorMittal «non siamo in grado di poter dare una risposta, un’eventuale conclusione non positiva del contratto può dipendere da molteplici ragioni, oggi non possiamo dire quale delle fattispecie potrebbe verificarsi e non possiamo dare un quadro di riferimento». Così il commissario straordinario Enrico Laghi in audizione in commissione Industria del Senato.

«Il Mise ci ha ribadito di proseguire su binari paralleli, la nostra competenza è quella di andare avanti su dinamiche operative, piano ambientale e attività propedeutiche all’eventuale trasferimento, riceveremo istruzioni dal ministero competente» - ha continuato il commissario straordinario dell’Ilva Enrico Laghi - «Non abbiamo fatto valutazioni specifiche sui costi della chiusura (dello stabilimento ndr), al momento non abbiamo preso in considerazione la cosa»

CASSA AZZERATA A SETTEMBRE - La previsione finanziaria per l’Ilva «stima l’esaurimento di cassa a settembre 2018». Così si legge nella documentazione dei commissari Ilva portata in audizione in Senato. Sempre nella slide di previsione del fabbisogno di cassa si legge che a dicembre la cassa di fine periodo segnerà -132 milioni di euro. Lo scaduto fornitori ammonta invece a circa 30 milioni, di cui solo il 10% è superiore a 60 giorni.

I PARCHI - La copertura dei parchi minerali dell’Ilva di Taranto «è una best practice unica al mondo». Così commenta il commissario straordinario, Enrico Laghi, in audizione in commissione Industria del Senato. Sui lavori - iniziati a gennaio 2018 in anticipo di 8 mesi - «è stato completato il 96% delle fondazioni, riteniamo che la copertura potrà essere completata nel termine previsto di gennaio 2020», ha aggiunto Laghi confermando quindi l’impegno preso da ArcelorMittal nell’addendum presentato al Mise. 

INTERVENTI AMBIENTALI - La gestione commissariale dell’Ilva, «ad oggi ha speso 500 milioni di euro in investimenti ambientali urgenti per l’adeguamento alle prescrizioni». Questo è quanto riportano le slide presentate dai commissari Ilva in audizione davanti alla commissione Industria del Senato in cui si legge che gli investimenti ambientali previsti nel piano industriale Ilva del 2014 sono pari a circa 1,8 miliardi di euro. on gli interventi ambientali eseguiti durante la gestione commissariale dell’Ilva, «è stato traguardato l’obiettivo dell’80% delle prescrizioni del Dpcm 14 da ottemperare entro il 31 luglio 2015», continuano i commissari aggiungendo che fra i principali interventi ci sono: i nuovi sistemi di scaricatori continui dotati di meccanismi automatici di controllo (c.d. benne ecologiche) per 17 milioni di euro, l'applicazione della riduzione del -30% della giacenza media annua per le materie prime, l’arretramento di 80 metri dal confine stabilimento del parco minerale, l’avviamento del cantiere di copertura dei parchi per 18 milioni, la completata copertura di 2 parchi calcare per 19 milioni e la copertura di 41 km di nastri trasportatori. 

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