Il siderurgico

Ilva, Emiliano: «Di Maio non abbia paura. Inaccettabile licenziamento di 4mila persone»

Redazione online

Il governatore della Puglia aggiunge: «Se fosse dipeso da noi avremmo già risolto il problema»

BARI - «Bisogna prendere una decisione. Ovviamente il momento della decisione spaventa un pò tutti, ma non bisogna aver paura di prendere decisioni». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, parlando della vicenda Ilva. «Noi abbiamo da subito detto che se la fabbrica doveva continuare a funzionare doveva essere totalmente decarbonizzata. Ieri - ha ribadito Emiliano - è stata una giornata importantissima perché il ceo di ArcelorMittal ha dovuto ammettere che la decarbonizzazione è possibile e che l'unico problema è l’eccesso di costo del gas. Però quando gli abbiamo detto che abbiamo la possibilità di mettere a sua disposizione un accordo con l’Azerbaijan per avere il gas al prezzo energetico del carbone, è chiaro che la decarbonizzazione si può fare». «Se però il ministro Di Maio, per essere anche coerente con le promesse elettorali del M5S, decidesse di chiudere la fabbrica - ha continuato - deve sapere che occorrono 10-15 miliardi di euro per deindustrializzare, bonificare e passare ad un diverso sistema economico».

«Bisogna decidere. Io - ha insistito Emiliano - ho grande comprensione verso il ministro Di Maio, ma è evidente che non possiamo andare ancora a lungo a parlare con l'Avvocatura dello Stato». «Bisogna prendere una decisione - ha concluso - anche tenendo conto che gli impegni contrattuali che sono stati adottati non sono ancora perfezionati, quindi è ancora possibile sfilarsi da questo contratto se non rispetta la salute dei cittadini. Questo abbiamo sempre detto e abbiamo sempre chiesto».

«Il contratto - prosegue il governatore - firmato dal precedente governo» per la cessione dell’Ilva «determina il licenziamento di oltre 3mila persone. Questo è inaccettabile, noi stiamo facendo uno sforzo enorme anche di contemperamento tra la salute e il lavoro, e poi perdiamo il lavoro? Licenziamo quasi 4 mila persone? Questa cosa è intollerabile». «Su questi due punti, ambiente e lavoro, la proposta di Mittal, se deve rimanere in campo, deve essere completamente rivoluzionata. Il mio compito - ha concluso Emiliano - è tutelare la salute dei miei concittadini e i loro rapporti di lavoro. Non ho per fortuna o purtroppo la possibilità di prendere decisioni strategiche su Ilva. Se fosse dipeso da noi, avremmo già risolto il problema».

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