La vendita dell'Ilva
Il sindaco di Taranto: Calenda vada avanti senza incertezze
Rinaldo Melucci, mriferendosi al negoziato per la cessione dello stabilimento ad Am InvestCo, prende le distanze dalle dichiarazioni del governatore pugliese Michele Emiliano
TARANTO - «Vada avanti senza incertezza il Ministro Calenda, a Taranto non serve confusione, servono contenuti, è solo su questi saremo inflessibili». Lo sottolinea in una nota il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci riferendosi al negoziato per la cessione dell’Ilva ad Am InvestCo e prendendo le distanze dalle dichiarazioni del governatore pugliese Michele Emiliano, secondo il quale «una trattativa così complessa e controversa come quella sul futuro di Ilva non può proseguire nei tavoli ristretti guidati da rappresentanti del governo uscente».
Melucci fa presente «che il Comune è al lavoro seriamente per ricercare soluzioni rapide e concrete alla definizione della trattativa e, per il bene di Taranto. Noi registriamo che c'è ancora un Governo nel pieno delle proprie funzioni e la salute dei tarantini, come il posto di lavoro di migliaia di addetti dello stabilimento siderurgico e i conti dell’indotto, locale non possono certo attendere».
Chi amministra, a «tutti i livelli- sostiene il primo cittadino - lo fa con i dati reali alla mano e li maneggia con cura, per cercare di trarre da essi il meglio per le proprie comunità. Lo sa bene anche l’onorevole Di Maio, che proprio su Ilva ha rivisto la sua posizione, dimenticando forse di allertare taluni simpatizzanti e rappresentati locali. Non è più tempo di prendersi gioco dei cittadini cavalcando posizioni irrealizzabili, per qualche briciolo in più di effimero consenso. Non ci facciamo intimidire da pressioni mediatiche, che sembrano rispondere - conclude Melucci - alla logica dello slittamento dei cantieri previsti dal Dpcm dello scorso mese di settembre, ovvero al deragliamento dei tavoli istituzionali in essere. Piuttosto che affollare pagine di giornali per screditare le Istituzioni al lavoro con responsabilità, noi preferiamo contribuire, per esempio, agli ordini del giorno essenziali dell’Osservatorio allestito in seno alla procedura di cessione di Ilva, per governare i processi in atto nell’interesse esclusivo della comunità ionica».