Il gip
Taranto, stalkig e incendi restano in carcere i quattro
Confermate le misure restrittive per i responsabili delle minacce al fruttivendolo
Restano in carcere i quattro indagati arrestati dalla Squadra mobile all’alba del 18 aprile nell’inchiesta per stalking e intimidazioni incendiarie ai danni di un fruttivendolo di Taranto. Lo ha stabilito il giudice per le indagini preliminari Vilma Gilli che dopo gli interrogatori ha convalidato il fermo disposto dal pubblico ministero Lucia Isceri. Confermata per tutti la misura della custodia cautelare in cella. Dinanzi al gip sono comparsi Salvatore Stasolla, autore materiale degli attentati, Massimiliano Cagnetta, avvocato accusato di essere l’autista di Stasolla e Aldo La Neve l’uomo che, per l’accusa, avrebbe ricevuto denaro dall’ex maresciallo della Guardia di finanza Pietro Stabile per organizzare e realizzare gli attentati.