Animali in famiglia
Torsione gastrica emergenza sanitaria
Il quadro clinico risulta aggravato dalle complicazioni cardio- respiratorie, dallo shock e dagli squilibri elettrolitici
Per completare l’argomento torsione gastrica, adesso vedremo altri aspetti di vitale importanza per Fido. Come già detto, questa patologia ha sempre un’insorgenza improvvisa e spesso si verifica di notte. C’è poi anche una speciale concomitanza con le festività e ricorrenze importanti (Natale, Pasqua e feste patronali e familiari), occasioni di pasti frequenti, abbondanti e succulenti che spesso possono destabilizzare i normali processi digestivi dei nostri amici cani.
Il quadro clinico della torsione gastrica è quasi sempre sovrapponibile a quello della dilatazione dello stomaco, ma risulta aggravato dalle complicazioni cardio- respiratorie, dallo shock e dagli squilibri elettrolitici. Va detto che l’eccessiva distensione dello stomaco, che fa apparire l’addome fortemente aumentato di volume, oltre ad interferire sulla normale circolazione sanguigna provoca anche una grave compromissione sulla parete diaframmatica schiacciandola cranialmente e mandando in sofferenza gli organi del torace come cuore e polmoni, inducendo così anche una grave ipotensione.
Ma la vera causa di possibile morte di questi pazienti, che possono soccombere in poche ore, è legata alla grave congestione della circolazione sanguigna soprattutto a carico della milza. Alterazione che si viene a creare nel momento della rotazione dello stomaco, poiché contemporaneamente anche la milza viene trascinata in una posizione anomala. Succede questo perché la pressione arteriosa permette all’arteria splenica il normale afflusso di sangue nella milza, ma le vene collabiscono (cioè si afflosciano), infatti risultano parzialmente o totalmente ostruite e non consentono più il circolo di ritorno del sangue a livello sistemico. Per questo il sangue rimane incarcerato nella milza e ad ogni pulsazione dell’arteria splenica continua ad aumentare, provocando un ingrossamento dell’organo fino all’inverosimile. Questo, purtroppo, in pochissimo tempo provoca una brusca è notevole sottrazione di sangue dal circolo generale.
Se detta stasi di sangue non viene rimossa in tempi brevi possono rapidamente insorgere processi necrotici irreversibili accelerando i tempi di decesso. Ma può succedere di peggio: una morte rapida per collasso cardiocircolatorio da shock ipovolemico, paragonabile ad una grave emorragia acuta.
Adesso vi spiego come io agisco per cercare di salvare un cane colpito da torsione gastrica. Previa sedazione, quando la patologia è in fase iniziale si può tentare di introdurre una sonda gastrica nell’esofago facendola poi giungere, se è ancora possibile, nello stomaco per effettuare una lavanda gastrica di solito risolutiva. Se non sarà più possibile bisognerà procedere utilizzando un altro metodo: ricorrere alla «gastrocentesi». Consiste nel perforare lo stomaco dall’esterno attraverso la parete addominale, servendosi di un «trequarti», speciale attrezzo chirurgico da sempre molto caro al veterinario, poiché spesso utilizzato per salvare la vita di tantissime mucche in preda al timpanismo. Somiglia ad un pugnale rivestito da una camicia che dopo aver perforato lo stomaco viene estratto mentre la camicia rimane infissa nello stomaco attraverso la quale tutta l’abnorme quantità di gas, dall’odore nauseabondo, che si era sviluppato nello stomaco viene prontamente svuotato. In questo modo si ottiene una immediata decompressione gastrica, che consente al cane la possibilità di ritornare prontamente a respirare quasi normalmente e contemporaneamente si ripristina anche il circolo sanguigno, restituendo il sangue precedentemente rimasto intrappolato nella milza, all’apparato generale. Questo non solo fa svuotare la milza, ma funge anche come una immediata autoemotrasfusione scongiurando lo shock ipovolemico acuto, che in questi casi è quasi sempre mortale.
Sistema terapeutico per me collaudatissimo che mi ha permesso di salvare un’infinità di sfortunati pazienti. A questo proposito voglio citarvi uno dei miei tantissimi casi di guarigione, particolarmente significativo, poiché si trattava di una femmina di razza pastore tedesco che da pochi giorni aveva dato alla luce 7 splendidi cuccioli. Una mattina ricevetti una telefonata di un vigile del fuoco di Matera, allevatore di pastori tedeschi, che agitatissimo mi implorava di aver urgente bisogno di pronto soccorso per la neo mamma in preda alla torsione dello stomaco; aggiungeva che la sua grande preoccupazione erano i cuccioli che, pensava, sarebbero rimasti orfani. Appena arrivati nella mia clinica avviai immediatamente tutte le cure del caso e qualche ora dopo mamma cagna aveva recuperato abbastanza bene e potette fare rientro a Matera tornando ad allattare i suoi amatissimi cuccioli che crebbero normalmente come che niente fosse mai accaduto.