Oggi parleremo di cibi che cani e gatti non tollerano e che per questo devono essere vietati, ad esempio: le cipolle, i porri, il cioccolato, il caffè ed altri ancora di cui vedremo, perché a loro fanno male; inoltre ci sono alimenti apparentemente innocui, ma che di fatto sono i principali responsabili di molte affezioni patologiche riguardanti la salute di Fido e Micio.
Una doverosa premessa: tutti ricorderanno il popolare spot pubblicitario televisivo riferito agli zuccheri, che recita testualmente: «senza zuccheri aggiunti». Da questo messaggio si deduce facilmente che gli zuccheri, poiché presenti in tutti i prodotti da forno e non solo e che abbondano ovunque nelle nostre case, come anche al ristorante, al bar ed in pasticceria, è facile intuire che il loro frequente utilizzo non sia affatto salutare. Se questo è già penalizzante per noi che siamo una specie onnivora, ovvero predisposta al consumo dei carboidrati, potete immaginare quanto sia deleterio utilizzarli per i nostri amici animali di casa come cani e gatti che sono dei carnivori, ovvero mal preposti alla digestione degli zuccheri.
Adesso parleremo di quali sono i cibi potenzialmente pericolosi e quali invece sono quelli ideali per Fido e Micio e che non devono mai mancare nella loro ciotola. Argomento questo sempre di grande attualità poiché come è noto la corretta alimentazione riveste un ruolo di fondamentale importanza sia per la qualità della vita dei nostri amici pelosi oltre che per una buona prevenzione delle malattie. Alimentarli correttamente va ben oltre che soddisfare il loro appetito, ma è importante perché il cibo può e deve servire anche come una medicina preventiva. E questo lo affermava già il grande filosofo Ippocrate 2400 anni fa ed è tuttora valido non solo per loro, ma anche per noi: «Fa che il Cibo sia la tua Medicina e che la Medicina sia il tuo stesso Cibo», determinante questo al fine di poter garantire una lunga vita sana e soddisfacente anche per loro. Quindi cercate di fare in modo che gli alimenti siano davvero la loro migliore medicina. Questo risulterà vantaggioso non solo per il loro benessere, ma contemporaneamente anche per tutto il nucleo familiare in cui vivono.
Come è facile immaginare quando stanno male «l’apprensione» dei padroni è indescrivibile, perché vengono considerati come figli. Questo rende ancora più complesso il mio lavoro di veterinario, soprattutto quando ci sono anche dei bambini che soffrono per il loro amico peloso, perché temono di perderlo. Adesso vedremo quali sono i cibi che vanno evitati e cercheremo di capire il perché non vanno bene per loro.
Va detto però che ci sono degli alimenti direi buoni per noi onnivori che spesso però a torto vengono utilizzati anche per i nostri amici pelosi carnivori, con dei risultati non affatto soddisfacenti e mi riferisco agli alimenti ricchi di carboidrati come: pane, pasta, riso, legumi, patate, pizze ed altri. Questi non fanno per niente bene ai nostri amici cani e gatti, poiché, come già detto, loro non sono preposti ad una buona digestione dei carboidrati, soprattutto come quelli appena elencati, tutti ad alto indice glicemico, poiché poco tollerati da Fido e Micio. Quindi è meglio stare attenti agli extra da offrire ai nostri pets e non cedere ai loro sguardi penetranti e languidi. Essi hanno bisogno delle proteine ed i grassi per soddisfare i propri bisogni energetici, oltre che nutrizionali.
Infatti in quanto carnivori riescono a trasformare le proteine in glucosio e nelle giuste quantità necessarie per una buona sopravvivenza. Quindi sia se dobbiamo alimentarli con cibi preconfezionati come croccantini, scatolette ed altro, che se dobbiamo praticare l’alimentazione casalinga, i loro pasti non devono essere ricchi in carboidrati. Per non sbagliare, occhio all’etichetta dato che ben oltre il 50% dei cibi commerciali hanno un alto contenuto in carboidrati. Di questo dobbiamo prendere visione, perché si tratta di un argomento preoccupante anche per noi, infatti di frequente si parla di «alimenti spazzatura» (sappiamo dei tantissimi alimenti ultra-processati) dai quali possiamo difenderci solo documentandoci, per evitarli. Come è noto questa inopportuna pratica nutrizionale spesso apre la strada a numerose problematiche di tipo digestivo nei cani e gatti, che non essendo in grado di digerirli correttamente, di conseguenza provocano una evidente alterazione del loro microbiota intestinale, generando processi irritativi infiammatori di tutto l’apparato gastroenterico.
Di questo e di molte altre curiosità alimentari ne parlerò sabato prossimo.