Verso Parigi 2024

Giliberto, Coni Puglia: una regione d’assalto alla conquista dei Giochi

Fabrizio Nitti

«Sono convinto, Parigi ci regalerà grandi soddisfazioni in tutte le specialità. Dodici atleti su 403 pochi? No, conta la qualità, i nostri giovani ne hanno tanta e lo faranno vedere»

Dalla Puglia con furore. L’armata si schiera, decisa, convinta, consapevole. Parigi è l’occasione della vita. L’Olimpiade, è l’occasione della vita. Dodici atleti a caccia di medaglie. Dodici atleti all'assalto della Francia. Più un tecnico, Fefé De Giorgi, che con la sua Nazionale di volley, proverà a spezzare l'incantesimo di un alloro olimpico mai vinto prima. Dodici su 403. Un numero che pare esiguo, ma che in realtà è gonfio di qualità. Come racconta anche il passato. Perché i pugliesi, è inutile girarci attorno, portano medaglie, contribuiscono ad arricchire sempre e comunque, la bacheca Azzurra.

«Praticamente da ogni Olimpiade - dice Angelo Giliberto, presidente del Coni regionale - i ragazzi pugliesi sono rientrati chi con l'oro, chi con l'argento, chi con il bronzo. Diciamo che il numero di presenze targate Puglia, è sempre stato inversamente proporzionale al numero di medaglie. E questo significa che da queste parti nasce gente di valore, anche se le strutture non aiutano e andrebbero ripensate. Riconfermare, quindi, il numero di atleti di Tokyo, è un grande successo. E il mio grazie va ai corpi militari che consentono a tanti nostri ragazzi di allenarsi proficuamente».

Il sipario si alzerà venerdì prossimo. Angelo Giliberto, in carica dal 2017 e il cui mandato scadrà nel 2025 («Ma mi ricandido per il terzo mandato»), prova a scattare una foto di quelli che potrebbero essere le possibili medaglie firmate Puglia.

Partiamo dalla scherma: «Luigi Samele è alla terza Olimpiade, tre anni fa colse due argenti, in finale perse contro il campione del mondo e olimpico. Punterà di nuovo all'oro e sono convinto che potrà farcela. Criscio cerca la rivincita di tre anni fa. È in ascesa. Sono convinto che da Luigi e Martina arriveranno medaglie fra prova individuale e a squadra».

Dalla pedana alla piscina. Il nuoto: «Tre anni fa dissi che sarebbe stato utile far crescere la Pilato. Ora è da primo posto. Sta lavorando bene, in silenzio, ha cambiato tecnico, si allena in un centro federale. Se sarà tranquilla, prenderà il meritato oro».

Benedetta è la reginetta, ma ci son altri tre atleti sui quali fare affidamento: «Voglio dire che sono felicissimo di vedere i due fratelli De Tullio in acqua, in una Olimpiade - dice emozionato Giliberto -. Questi ragazzi sono cresciuti qui, fra le vasche di Bitonto e Bari. È una grande emozione, possono fare la loro parte sia nelle gare individuali che nelle staffette. E anche la salentina Chiara Tarantino è una bella realtà tutta nostra, l'unica che non ha lasciato la Puglia: ha costruito il suo viaggio verso Parigi proprio qui, nella nostra terra, nonostante impianti non all'avanguardia e inadeguati».

Torniamo sulla... terraferma. Vito Dell'Aquila, il re del taekwondo: «Punta dritto al metallo più pregiato, è l'uomo da battere, se perderà sarà solo colpa sua. La Puglia è terra fertile per questa disciplina, Mesagne è l'ombellico del mondo del taekwondo. Baglivo, il tecnico, è un profeta di questa arte marziale. E non dimentichiamo che Mesagne ha festeggiato anche l'oro olimpico di Carlo Molfetta a Londra».

Tiro a volo e tiro a segno, questione di nervi saldi e occhio di lince. De Filippis e Monna: «Il primo si fermò ai piedi del podio in Giappone, ha fatto bene negli ultimi Mondiali. Fatemi passare il gioco di parole, lui mira al podio. E lo stesso dico di Monna, uomo “tosto” e serio professionista come gli altri».

Tacco e punta, parliamo di marcia, fonte di grandi soddisfazioni olimpiche e non solo: «Massimo Stano ha solo un problema, l'infortunio che lo ha condizionato nei mesi scorsi. Si sta riprendendo e credo che se troverà la giornata giusta, non avrà avversari. Mi sbilancio anche per la Antonella Palmisano, un'altra grande della specialità. Fortunato può essere la mina vagante della gara maschile, senza dimenticare che è campione del mondo in carica, con la Trapletti, della staffetta».

Non sarà in campo, ma dalla panchina guiderà Italvolley a caccia di un oro olimpico mai visto prima, due parole su Fefé De Giorgi: «Secondo ne farà la differenza, porterà a casa la vittoria, spezzerà l'incantesimo».

Privacy Policy Cookie Policy