Perquisizioni
Casarano-Barletta, sequestri e denunce dopo i disordini in campo
Le forze dell'ordine hanno trovata in casa di alcuni ultras droga, tirapugni e mazze da baseball. Denunciati in due
CASARANO - Sequestri e denunce dopo gli incidenti verificatisi a Casarano domenica scorsa, in occasione dell’incontro di calcio tra Casarano e Barletta. Polizia, carabinieri e guardia di finanza hanno compiuto dieci perquisizioni domiciliari da a carico di altrettanti ultras casaranesi.
Durante i controlli sono stati sequestrati 127 grammi di hashish, quattro di marijuana, ma anche un tirapugni in metallo, un coltello a serramanico e una mazza da baseball. «Oggetti - spiegano dalla Questura di Lecce - il cui porto è vietato, e idonei a
consumare episodi di violenza come quelli che si sono registrati nel corso dell’incontro di calcio menzionato».
Due uomini, di 33 e 29 anni, sono stati denunciati a piede libero per detenzione illecita di droga.
Quella di domenica scorsa è stata una giornata di violenza. Durante la partita allo stadio Capozza di Casarano, valevole per il campionato di serie D, un gruppo di tifosi del Barletta ha incominciato a lanciare bengala e petardi in campo, creando non pochi disagi ad entrambi i portieri delle squadre che hanno richiamato più volte l'attenzione dell'arbitro. La situazione degenerata alla fine del match, quando i casaranesi hanno a loro volta lanciato l'offensiva lanciando bottiglie contro la tifoseria avversaria. Negli scontri che sono seguiti sono rimasti feriti tre agenti di polizia.