Serie A

Il nuovo corso del Lecce parte da D’Aversa, che incassa il sì dei tifosi

Davide Ruberto

L’eredità di Baroni è pesante ma Corvino resta convinto della scelta. L’ex tecnico del Parma riscuote consensi sperando in un mercato ispirato

LECCE - Il Salento si prepara ad accogliere il nuovo allenatore del Lecce, Roberto D’Aversa, che domani alle 11 sarà presentato ufficialmente nella sala stampa «Sergio Vantaggiato» dello Stadio Via del Mare. Ma quali sono gli umori e le sensazioni di una piazza che ha appena salutato Marco Baroni, con il quale negli ultimi due anni sono state condivise le gioie della vittoria di un campionato di Serie B e della salvezza nel massimo campionato?

Danilo Piscopo, presidente del Lecce Club Oleggio «Saverio Sticchi Damiani», racconta come i tifosi stanno vivendo il cambio in panchina e dice la sua su mister D’Aversa: «La sensazione è positiva e, considerato che era tra gli allenatori papabili, eravamo quasi certi che la scelta sarebbe ricaduta su di lui, anche perché mantiene lo stesso modulo di Baroni, forse più proiettato in attacco per permettere di creare azioni, specialmente sulle fasce, e arrivare più facilmente al gol. Il suo curriculum parla chiaro, mi riferisco in particolare agli anni con il Parma, dove ha fatto molto bene, per cui speriamo si possa ripetere a Lecce».

Ottime sensazioni si respirano anche nel centro di coordinamento «Salento Giallorosso», con il presidente Antonio Ricciato che ribadisce la fiducia dei tifosi nelle scelte del club: «Partiamo dal presupposto che quando si cambia, si comincia un nuovo ciclo ma, secondo me, non ci saranno rivoluzioni perché la struttura societaria è sempre la stessa. Poi c’è da dire che gli allenatori nel mondo del calcio contano ma, se non hanno il materiale umano adatto a cambiare le partite, non fanno la differenza. Molto probabilmente, però, si sta cercando di ricalcare il lavoro che è stato fatto sino ad ora sulla base dei giocatori a disposizione, che sono preparati e predisposti al modulo adottato nella passata stagione».

Ma la speranza del tifo giallorosso, in questo momento, è soprattutto quella di vedere i giocatori più rappresentativi ancora con la maglia del Lecce. «Sappiamo che tra i nomi che circolano - ammettono dal Lecce Club Oleggio - uno tra Hjulmand e Baschirotto probabilmente andrà via, fermo restando che, chi vuole prenderli, dovrà raggiungere la cifra che la società ha stabilito. Mi piacerebbe che restasse il capitano - spiega Piscopo - anche se sarebbe davvero un lusso poterlo trattenere ancora per altre stagioni, perché comunque bisognerà cercare di ottenere delle plusvalenze per poi buttarsi sul mercato. Sono molto contento della conferma di Pongracic che, pur venendo da un infortunio, avrà l’occasione di vivere la stagione del rilancio e poi, arrivando a titolo definitivo, sarà un altro valore aggiunto per questa squadra».

Pongracic è il nome che mette d’accordo i tifosi e permette di superare lo struggente addio di Umtiti, come confermano anche dal centro di coordinamento: «Questo è un gran colpo, è il fiore all’occhiello del mercato del Lecce, perché già lo scorso anno avevamo ammirato le sue eccezionali doti tecniche. Al momento, però, ci mancano un portiere come Falcone e un centrale come Umtiti, poi bisogna capire che tipo di mercato verrà fatto in base alle risorse a disposizione. Se si dovesse sacrificare qualcuno, direi Hjulmand - aggiunge Ricciato - perché permetterebbe di aumentare la liquidità e di alzare l’asticella sul mercato. Un giocatore su cui invece punterei e di cui non farei a meno è Gendrey e poi farei di tutto per provare a riportare Oudin a Lecce».

Una Serie A vissuta con periodi di esaltazione e momenti di difficoltà quella appena trascorsa, con il Lecce che è comunque riuscito a strappare la salvezza con una giornata d’anticipo. Il tifoso, si sa, sogna sempre in grande, ma quello giallorosso è consapevole delle difficoltà che la società di via Costadura deve affrontare in un campionato molto competitivo. Da Oleggio, Piscopo è convinto: «Nella stagione passata abbiamo perso almeno cinque o sei punti a causa di errori arbitrali o di alcune leggerezze, quindi è stata sofferta ma anche relativamente tranquilla. Parliamoci chiaro, noi tifosi siamo abituati a soffrire, non siamo nuovi a questa filosofia, però la speranza è di poter fare un campionato tranquillo e continuare a crescere, perché l’intento della società nel lungo termine è di arrivare a giocare dei campionati da metà classifica».

Sul fronte abbonamenti, infine, il cuore del tifo giallorosso nel capoluogo salentino sembra poter garantire lo stesso afflusso di sempre anche se, al momento, i numeri sono leggermente inferiori rispetto a quelli dello scorso anno nello stesso periodo. «La società ha avuto il buonsenso di prolungare la prelazione - sottolinea Ricciato - quindi non c’è la corsa ad accaparrarsi l’abbonamento e poi sono stati mantenuti gli stessi prezzi dello scorso anno, quindi la situazione sembra davvero favorevole per tornare a riempire lo stadio, un dettaglio che riveste enorme importanza».

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