L'INTERVISTA

Blengini: «Sappiamo costruire pallavolisti. L’Under 18 di Fanizza ha qualità tecniche»

GIANLUIGI DE VITO

L’allenatore di Italvolley visiona gli azzurrini in Puglia e Basilicata e anticipa i nomi del futuro

Blengini, qual è il suo giudizio sulla nexgen di scena in Puglia e Basilicata con due ragazzini della Materdomini Castellana Grotte, Cosimo Balestra, centrale, e Gabriele Laurenzano Già in evidenza?

«In termini di risultati e di produzione di giocatori direi in generale che l’Italia è messa bene. Questa Under 18 è una squadra che magari fisicamente ha qualcosa in meno rispetto ad altre, ma dimostra grande qualità tecnica e alcune individualità di spicco: lo schiacciatore Porro, il palleggiatore Boninfante, il libero Laurenzano»

Svecchiare perché siamo quasi alle pezze o cosa? C’è un’emergenza?

«No, bisogna saper essere pazienti per costruire percorsi qualitativi. La scelta di investire risorse e la volontà ferrea di organizzare questo Europeo sottolineano quanto sia importante dare disponibilità di produzione di giocatori. Ma non bisogna pensare alla nazionale seniores come all’imbuto di tutti gli sforzi. È chiaro poi che ci vuole un contesto come quello della seniores, dove devi avere il coraggio, e questo, credo di averlo dimostrato da tempo, di inserirli anche se sembra un po’ presto. L’inserimento di Russo quando non era ancora titolare in Superlega e di Lavìa in maniera stabile l’anno scorso, un anno prima di quando avrebbe fatto poi il titolare a Ravenna, sono la dimostrazione che i giocatori li sappiamo creare e costruire a 360 gradi. La Federazione che investe soldi, fa sforzi per generare strutture di alta qualità e decide di affidare la resposnabilità tecnica a un mostro sacro come Velasco sono indicatori importanti»

ll merito di coach Vincenzo Fanizza, il pugliese alla guida degli under 18?

«Più di uno. Ha dimostrato non solo di sapere ottenere risultati ma di saper far bene un grande lavoro di gestione non solo tecnica e di adattamento dei giovani. Questo si aggiunge una delle caratteristiche più importanti: l’umiltà»

Ha sempre detto che la Volley Nation League (Vnl) d’inizio estate è il corridoio migliore per sperimentare nuovi azzurri. Nomi?

«È un’ esperienza importante in un momento della stagione in cui ai grandi giocatori reduci da grandi fatiche bisogna dare riposo. Sarebbe stato così quest’anno sarà così il prossimo anno. I nomi? Ci sono. Alessandro Micheletto, Tommaso Rinaldi. È facile dire che sono giocatori che hanno un futuro. C’è anche il palleggiatore Porro, anche se la sua di andare a fare il secondo a Modena ha complicato le cose»

In A2 le ambizioni pugliesi sono fortissime tra Castellana e Taranto: potranno venire anche da qui indicazioni azzurre?

«La A2 sarà più competitiva del solito e per il nostro movimento avrà effetti importanti perché se è vero che i campionati più difficili sono i più faticosi è anche vero che sono i più preparatori. Mi piacerebbe vedere di più e lo vedo ancora troppo poco ragazzi che al posto di fare la panchina in A1 scelgono di fare i titolari in A2»

Privacy Policy Cookie Policy