Rai Storia

Il tragico ingresso dell’Italia in guerra nel giugno del 1940

Alessandro Salvatore

All’«alba» del secondo conflitto mondiale la preparazione dell’Italia era inadeguata. Delle tre armi soltanto la Marina aveva completato i propri piani di ammodernamento. Nell’esercito i mezzi corrazzati erano scarsissimi. Anche l’equipaggiamento e l’addestramento degli uomini, così come l’organizzazione degli stessi comandi, presentavano gravi deficienze. Nonostante questo, i travolgenti successi nazisti spinsero Mussolini a dichiarare guerra alla Francia e alla Gran Bretagna. È il 10 giugno 1940. Le prime battaglie italo-francesi (Chaberton, Forte del Traverset), mentre contemporaneamente le truppe hitleriane invadono Parigi e si giunge all’Armistizio franco-tedesco. Ma non è vera pace: è solo la conclusione della prima battaglia di una guerra che si rivelerà lunga e tragica.

Sono questi gli eventi al centro del terzo appuntamento con la serie «1939 - 1945 - La seconda guerra mondiale», in onda questa sera alle ore 22 su Rai Storia. La serie presentata da Paolo Mieli, con l’avvincente narrazione di Carlo Lucarelli, e l’analisi e l’approfondimento di illustri storici scelti a seconda del tema trattato e alla luce delle nuove interpretazioni storiografiche, è arricchita da un racconto per immagini con materiali di repertorio «restaurati» in alta definizione ed edizioni di grandi documentari provenienti dalle Teche Rai con rare interviste a protagonisti e testimoni ormai scomparsi. Tra i consulenti della serie, gli storici Giovanni Sabbatucci, Nicola Labanca, Lutz Klinkhammer.

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