Rai Storia
Il tragico ingresso dell’Italia in guerra nel giugno del 1940
All’«alba» del secondo conflitto mondiale la preparazione dell’Italia era inadeguata. Delle tre armi soltanto la Marina aveva completato i propri piani di ammodernamento. Nell’esercito i mezzi corrazzati erano scarsissimi. Anche l’equipaggiamento e l’addestramento degli uomini, così come l’organizzazione degli stessi comandi, presentavano gravi deficienze. Nonostante questo, i travolgenti successi nazisti spinsero Mussolini a dichiarare guerra alla Francia e alla Gran Bretagna. È il 10 giugno 1940. Le prime battaglie italo-francesi (Chaberton, Forte del Traverset), mentre contemporaneamente le truppe hitleriane invadono Parigi e si giunge all’Armistizio franco-tedesco. Ma non è vera pace: è solo la conclusione della prima battaglia di una guerra che si rivelerà lunga e tragica.
Sono questi gli eventi al centro del terzo appuntamento con la serie «1939 - 1945 - La seconda guerra mondiale», in onda questa sera alle ore 22 su Rai Storia. La serie presentata da Paolo Mieli, con l’avvincente narrazione di Carlo Lucarelli, e l’analisi e l’approfondimento di illustri storici scelti a seconda del tema trattato e alla luce delle nuove interpretazioni storiografiche, è arricchita da un racconto per immagini con materiali di repertorio «restaurati» in alta definizione ed edizioni di grandi documentari provenienti dalle Teche Rai con rare interviste a protagonisti e testimoni ormai scomparsi. Tra i consulenti della serie, gli storici Giovanni Sabbatucci, Nicola Labanca, Lutz Klinkhammer.