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Lezioni da... Oscar in «The Holdovers» di Alexander Payne
Un film dolce-amaro, intelligente e corrosivo quanto basta per eludere il sentimentalismo
Vent’anni dopo Sideways, il regista neorealista americano da due Oscar (per due sceneggiature) Alexander Payne ritrova Paul Giamatti in un film dolce-amaro, intelligente e corrosivo quanto basta per eludere il sentimentalismo. La reunion con il camaleontico attore di New Haven, due volte aspirante all’Oscar e tre volte Golden Globe, ha prodotto il piacevolissimo film The Holdovers-Lezioni di Vita, in onda in prima visione italiana stasera alle 21.15 su Sky Cinema, in streaming su Now e disponibile on demand.
Payne dirige questo straordinario dramedy di formazione, premiato con un Oscar e due Golden Globe. Un professore inflessibile, uno studente indisciplinato e una cuoca sono costretti a trascorrere insieme le feste di Natale, creando un legame tanto inaspettato quanto speciale. Nel cast, oltre a Giamatti, ci sono Dominic Sessa, Da’Vine Joy Randolph, Carrie Preston.
Considerato dalla critica all’incrocio tra L’attimo fuggente e Breakfast Club, The Holdovers diventa con la mano di Payne un singolare racconto che oscilla tra dramma e commedia.
Girato come un film degli anni Settanta, su quella «superficie» speciale, il lungometraggio narra di dolore e di privilegio, di abbandono e di fallimento, della famiglia che ci scegliamo imponendoci sulla sorte. Giamatti è in questa commedia un attore da «secondo piano», che ben coltiva l’arte dell’anonimato e rivendica ancora una volta l’affabile ruolo di valorizzazione del partner. In questa pellicola è Angus Tully, un ragazzo intelligente, ma ribelle, costretto all’ultimo minuto a rimanere a scuola dopo che la madre ha deciso di andare in luna di miele con il nuovo marito.