L'intervista

Al Bano, un uomo in... frack: «Ispirato da Modugno»

Floriana Tolve

L’eleganza di Carrisi: Mimmo è stato un signore della musica». E oggi va a Scorrano per la scultura in sabbia che li raffigura

«Un uomo che non morirà mai. Un grande signore nella musica e nella vita. È stato il mio ispiratore. Da lui ho compreso che si può saltare la siepe. L’ho fatto». Al Bano ricorda e racconta Modugno. Una inedita scultura di sabbia, firmata dall’artista russo Pavel Mylnikow, ritrae i due artisti insieme, nel contesto delle opere esposte a Scorrano nella VI edizione de «Il Presepe di Sabbia - Festa delle Luci», in corso fino al prossimo 6 gennaio.

Si rinnova nella città salentina il particolare evento onorato da maestri internazionali. Oltre alla Natività in Sabbia e alla Torre di Babele rivisitata in chiave pugliese, quest’anno ecco l’omaggio ai due eccelsi ambasciatori della Puglia nel mondo: Al Bano Carrisi e Domenico Modugno. Una creazione voluta dall’associazione Promuovi Scorrano.

Oggi Al Bano alle 18 visiterà la mostra presso l’ex Convento degli Agostiniani. Appuntamento organizzato in sinergia con PM Eventi di Salvatore Pagano. «Ho visto una foto dell’opera. Lusingato da questi Michelangelo della sabbia - dice Al Bano -. L’essenza dello scatto è l’amicizia e l’ammirazione per Modugno. Abbiamo cantato l’anima di un certo tipo di Puglia, la passione, la forza, la sofferenza, la voglia di superare le problematiche quotidiane. Ho avuto il piacere di conoscerlo bene. Rammento le prime canzoni di Mimmo come “L’uomo in frack”: all’epoca frequentavo il magistrale a Lecce, vicino alla scuola c’era un juke-box, qualcuno più ricco di me inseriva il gettone e mi godevo quel bellissimo brano».

Nei cassetti della memoria di Al Bano ci sono anche le istantanee legate alle partecipazioni di entrambi a Scala Reale, Canzonissima, Sanremo. «Da fan di Modugno ero altresì il suo concorrente: ci sfidavamo, c’era la gara. Evviva Modugno». Mister Volare, scomparso 30 anni fa, rientra nel novero del mosaico “formativo” di Al Bano. «Elementi che costituiscono la mia esistenza, la mia terra, le mie radici da cui riesco ancora ad assorbire positività in un mondo che ti mette in crisi».

Nelle stagioni della vita e del cuore ecco Il sole dentro la sua nuova pubblicazione editoriale. «Non sono uno scrittore - spiega - ma ho sempre tenuto un diario, fin da ragazzino. Del resto anche i giornalisti hanno tracciato differenti spaccati su di me. Il sole dentro, invece, è la verità che nessuno mi potrà mai contestare. Sono i miei appunti, le note dei miei diari».

Fedele al trionfo della semplicità, della felicità da coniugare con «un bicchiere di vino con un panino», Al Bano parla di un mondo dove non c’è più pace. «Aumentano le guerre. Ci riprovano dopo la lezione disumana della Seconda guerra mondiale. Non si può essere buoni solo a Natale - conclude -. La vita è a nostra disposizione come la tastiera di un pianoforte e dobbiamo saper suonare la giusta melodia per gli altri che ci ascoltano».

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