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Con il regista James Cameron la fantascienza è diventata pietra angolare della cultura pop

Alessandro Salvatore

James Cameron è effetti speciali. James Cameron è una fotografia spettacolare. James Cameron è l’impiego di mezzi grandissimi. James Cameron è anche un lungo film. Il triplice premio Oscar per la sua regia, film e montaggio di Titanic dirige il documentario James Cameron, viaggio nella fantascienza in onda oggi alle 22.05 su Rai 5. Il regista, produttore, scrittore, sceneggiatore e montatore canadese racconta come il cinema ha raccontato gli alieni. L’esplorazione dello spazio profondo e l’incontro con altre forme di vita ha sempre esercitato un grande fascino sull’immaginario collettivo e sul cinema. Insieme a George Lucas, creatore di Guerre Stellari, e altri ospiti la puntata si sofferma sulla rappresentazione degli alieni nella fantascienza e sul contatto con l’uomo.

Il padre del successo planetario tridimensionale Avatar da anni conduce ricerche sui pianeti sommersi, con un’attenzione maniacale verso gli abissi. La sua indole è fantascientifica, da genere di nicchia a grande fenomeno popolare, capace d’influenzare l’immaginario collettivo anche ben oltre la letteratura, il fumetto e il cinema. Il documentario di stasera sviscera pellicole epiche, da Star Wars ad Avatar, da Alien a E.T., fino a The Hunger Games e The Walking Dead. Cameron, con l’ausilio di interventi esperti, dimostra che la fantascienza è diventata una pietra angolare della cultura pop.

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