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«L’Amica geniale» la storia di due gravidanze
«Ognuno si racconta la vita che vuole» dice Lila a Elena (Lenù) nella terza stagione dell’Amica geniale, storia di chi fugge e chi resta (in onda su Raiuno, dal 6 febbraio ogni domenica alle 21,25). Che hanno ancora i volti giovani di Margherita Mazzucco e Gaia Garace, protagoniste anche della precedente Storia del nuovo cognome. Parlano delle rispettive gravidanze, per Elena che ha appena avuto una bambina, Adele, è stata un’esperienza completa, bellissima, travolgente: del secondo libro che voleva scrivere è rimasto un quaderno a quadretti senza pensieri. Lila invece ha detestato il parto e non vuole rimanere incinta di nuovo. Elena scopre però che la maternità non è come se l’aspettava, ha gli incubi, le tornano in mente antiche superstizioni. Non dorme, Adele piange in continuazione. Siamo negli anni Settanta, Lila vive a Napoli, nel suo rione, dove “i fascisti attaccano i compagni sotto casa” a sprangate, a coltellate. Elena quando si è sposata ha seguito il marito Pietro a Firenze, dove ha appena vinto una cattedra all’Università. In quella bella casa non ha uno spazio suo, tutto è di Pietro, Elena si sente soffocare, non riesce a scrivere, né per l’Unità né per se stessa. L’esperienza della scrittura come processo creativo ma anche di rinascita è importante per lei quanto per Elena Ferrante. Autrice della quadrilogia, edita da e/o, da cui la serie è tratta, e ormai famosa in tutto il mondo. A Saverio Costanzo, che l’ha lanciata con successo dando uno scossone alla programmazione Rai, succede Daniele Luchetti ed è ancora un gioiello.